La Nuova Sardegna

Olbia

il caso sanità 

Tre paesi uniti per salvare la chemioterapia

di Sergio Secci
Tre paesi uniti per salvare la chemioterapia

I sindaci di Siniscola, Torpè e Posada contro lo spostamento a Nuoro dei trattamenti 

07 marzo 2020
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SINISCOLA. Oltre al sindaco di Siniscola Gianluigi Farris che si sta adoperando per una positiva soluzione della questione legata al blocco delle terapie ai malati di tumore, sull’interruzione della somministrazione della chemio ai pazienti prendono posizione anche i primi cittadini di Torpè e Posada.

«Mi auguro non si arrivi al blocco – dice Omar Cabras –, sarebbe un ulteriore disagio che si aggiungerebbe a quelli già patiti dalle nostre comunità per altre patologie meno gravi. Chiediamo maggiore attenzione della politica regionale verso un polo sanitario importante come quello di Siniscola, spesso dimenticato e bistrattato con gravissime conseguenze per i cittadini del circondario. Chi purtroppo deve affrontare un ciclo di chemioterapia, non deve subire questa ulteriore sofferenza e umiliazione per curarsi e si rischia di creare una situazione insostenibile per i malati costretti a viaggi della speranza».

Da Posada gli fanno eco Roberto Tola e l’assessore Marco Ventroni: «Chi combatte la battaglia contro la malattia del secolo conosce bene l’importanza della vicinanza di medici e strutture» dicono i due amministratori. «I pazienti che usufruiscono di trattamenti chemioterapici e i loro cari, Il poliambulatorio di Siniscola costituisce un polo fondamentale per tutta la baronia in un territorio in crescita che non può fare a meno di questi servizi. È necessaria un’immediata soluzione e un lavoro unitario che dia voce al diritto di ammalati e familiari». «Chiediamo – concludono – la costituzione di un tavolo tecnico per risolvere la grave situazione di tutto il territorio baroniese e dei cittadini che ogni giorno combattono per la vita».

Il capogruppo del Psd’Az in consiglio regionale Franco Mula, se la prende ancora con l’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu: «Speravo che la visita dell’assessore a Siniscola e Orosei fosse finalizzata a prendere consapevolezza della grave situazione in cui versa la sanità e che si adottassero gli atti necessari a garantire la continuità nei servizi per scongiurare disagi ai pazienti ed ai cittadini. «Così non è stato – afferma Mula – la direttrice Grazia Cattina (la cui gestione risulta essere inadeguata), ha sospeso la somministrazione dei farmaci antiblastici a danno dei pazienti oncologici. Un atto che sembra l’anticamera della chiusura del reparto di oncologia a cui si aggiunge il mancato affidamento dell’incarico di un pediatra destinato ad alcuni Comuni del nuorese. Disservizi – conclude – che comportano gravi disagi sia ai pazienti oncologici».

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