Trasferiti gli ultimi 2 pazienti positivi
Un caso alla Rsa di Padru: scatta la quarantena. Centro trasfusionale ancora chiuso
24 marzo 2020
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OLBIA. Gli ultimi due pazienti ricoverati in rianimazione e risultati positivi al Covid-19 sono stati trasferiti ieri sera: uno è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive di Sassari, l’altro a Nuoro.
Intanto, ieri, numerosi medici e infermieri dell’ospedale sono stati sottoposti a tampone, mentre continuano ad arrivare i risultati dei test dei giorni scorsi. Un ritardo, questo, dovuto alla mancanza di reagenti a Sassari che aveva rallentato gli accertamenti e la consegna dei “verdetti”.
Questo il motivo che non ha consentito al centro trasfusionale del Giovanni Paolo II di poter riaprire ieri. Domenica sera, infatti, è arrivato il risultato di un tampone (positivo) a cui era stato sottoposto un operatore. E così, in un’ala del reparto, sono ricominciate le procedure di sanificazione.
Lo stesso motivo ha portato il sindaco di Padru Antonio Satta (per il paese è il secondo caso) a far scattare la quarantena alla Rsa: un paziente ricoverato - arrivato dall’ospedale di Olbia - è risultato positivo asintomatico. Anche in questo caso, il paziente era stato sottoposto all’esame del tampone giovedì scorso, ma i risultati sono arrivati solo ieri. Antonio Satta ha quindi emesso un’ordinanza, indirizzata all’Ats e alla Assl di Olbia, affinché su tutto il personale della residenza sanitaria assistita (200 persone) venga eseguito il tampone. I primi 30 verranno fatti già questa mattina.
«Non c’è comunque nessun motivo per allarmarsi - ha detto Satta -. Quando il paziente è arrivato (dieci giorni fa), è stato messo subito in isolamento proprio in attesa di poterlo sottoporre al tampone. Nello stesso tempo sono state adottate tutte le misure di prevenzione necessarie. La situazione è sotto controllo anche per il primo caso accertato a Padru di Covid-19 - aggiunge il sindaco -: il soggetto sta bene, anche lui è asintomatico e in isolamento ed è monitorato costantemente dall’autorità sanitaria competente che mi tiene informato». (s.p.)
Intanto, ieri, numerosi medici e infermieri dell’ospedale sono stati sottoposti a tampone, mentre continuano ad arrivare i risultati dei test dei giorni scorsi. Un ritardo, questo, dovuto alla mancanza di reagenti a Sassari che aveva rallentato gli accertamenti e la consegna dei “verdetti”.
Questo il motivo che non ha consentito al centro trasfusionale del Giovanni Paolo II di poter riaprire ieri. Domenica sera, infatti, è arrivato il risultato di un tampone (positivo) a cui era stato sottoposto un operatore. E così, in un’ala del reparto, sono ricominciate le procedure di sanificazione.
Lo stesso motivo ha portato il sindaco di Padru Antonio Satta (per il paese è il secondo caso) a far scattare la quarantena alla Rsa: un paziente ricoverato - arrivato dall’ospedale di Olbia - è risultato positivo asintomatico. Anche in questo caso, il paziente era stato sottoposto all’esame del tampone giovedì scorso, ma i risultati sono arrivati solo ieri. Antonio Satta ha quindi emesso un’ordinanza, indirizzata all’Ats e alla Assl di Olbia, affinché su tutto il personale della residenza sanitaria assistita (200 persone) venga eseguito il tampone. I primi 30 verranno fatti già questa mattina.
«Non c’è comunque nessun motivo per allarmarsi - ha detto Satta -. Quando il paziente è arrivato (dieci giorni fa), è stato messo subito in isolamento proprio in attesa di poterlo sottoporre al tampone. Nello stesso tempo sono state adottate tutte le misure di prevenzione necessarie. La situazione è sotto controllo anche per il primo caso accertato a Padru di Covid-19 - aggiunge il sindaco -: il soggetto sta bene, anche lui è asintomatico e in isolamento ed è monitorato costantemente dall’autorità sanitaria competente che mi tiene informato». (s.p.)
