La Nuova Sardegna

Olbia

Monti comunità accogliente: 92 immigrati

di Giuseppe Mattioli
Monti comunità accogliente: 92 immigrati

Rumeni, bosniaci, marocchini e polacchi si sono integrati perfettamente con i 2400 abitanti

28 marzo 2020
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MONTI . La popolazione montina si attesta stabilmente attorno ai 2400 abitanti. È il dato significativo desunto dai registri dell’ufficio anagrafe del Comune. Buon segno, se si considera il continuo spopolamento delle zone interne dell’isola a favore delle località costiere. Sono comunque sotto osservazione i complessi fenomeni migratori che fanno fluttuare continuamente il numero degli abitanti. In questi ultimi anni, Monti si è dimostrato una comunità accogliente, ospitale, con una situazione ambiental ed economica positiva, capace di generare integrazione. L’Italia e la Sardegna sono considerati una meta ideale alla ricerca di un futuro migliore per chi proviene dai Paesi sottosviluppati. A Monti si assiste a un flusso migratorio variegato, in prevalenza proveniente da vari dall’Europa dell’Est e dall’Africa, che nel 2019 ha interessato 92 persone. Le comunità più numerose e rappresentative si suddividono fra 16 bosniaci, 16 marocchini, 10 polacchi e 24 rumeni. I primi sono impegnati nel settore edilizio, gli africani nel commercio ambulante. Quelli provenienti dalla Polonia, i meno numerosi, fra i primi a immigrare in paese, sono sposati e convivono. Infine, i cittadini rumeni, distribuiti fra coloro che sono impegnati nei lavori agricoli mentre e diverse donne che che accudiscono gli anziani (badanti): tutti perfettamente integrati. Nell’ultima raccolta di sangue organizzata dalla locale sezione Avis, tre cittadine rumene hanno risposto all’appello donando il sangue. Fra gli immigrati vi è chi ha messo radici nella comunità montina, altri vi risiedono in forma transitoria con l’obiettivo di trasferirsi altrove o far rientro nei loro Paesi d’origine.

Forse si sono gettate le basi per una società multirazziale e multiculturale grazie a una convivenza civile e rispettosa.

Ci vorrà comunque del tempo prima che si attui tale progetto ambizioso, comunque le dinamiche del contatto con culture diverse non hanno disarticolato le forme dell’identità storica, culturale, linguistica e tradizionale radicata nella comunità montina.

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