La Nuova Sardegna

Olbia

Inchiesta della Procura sulla morte della neonata

di Serena Lullia
Inchiesta della Procura sulla morte della neonata

La Maddalena, dovrà accertare se il decesso è avvenuto per cause imprevedibili La madre resta ricoverata in Rianimazione, le sue condizioni fisiche migliorano

29 marzo 2020
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LA MADDALENA. Sarà la Procura di Tempio ad accertare le cause della morte della piccola Adele, la neonata deceduta al Pronto soccorso dell’ospedale Paolo Merlo a seguito del distacco della placenta della madre. La giovane, una 26enne isolana, si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. Le sue condizioni fisiche migliorano dopo l’intervento subito venerdì sera, ma la prognosi resta riservata.

Il procuratore Gregorio Capasso ha aperto un’ inchiesta su quanto è avvenuto. La verifica servirà per accertare la correttezza dell’iter seguito dai medici. Dal momento dell’arrivo al Pronto soccorso della giovane ormai alla 38esima settimana di gravidanza, per passare alla richiesta di intervento dell'elisoccorso e ai tempi impiegati dall’ambulanza dei cieli per arrivare dalla base di Alghero alla Maddalena. Fino al trasporto della paziente a Olbia. Ma anche per capire se la morte della piccola sia stata una imprevedibile conseguenza del distacco massivo della placenta, complicanza ostetrica della gravidanza che la scienza considera devastante per l’elevato tasso di mortalità. O ci siano invece delle responsabilità umane.

Intanto la comunità isolana ha reagito con dolore alla notizia della tragedia che ha colpito mamma Giulia. Ma anche con una rabbia verbale spesso violenta sui social, scaricata contro la classe politica additata come corresponsabile della morte della bambina. La Maddalena nel 2016 ha subito la chiusura del Punto nascita e negli anni ha assistito al progressivo depotenziamento del suo ospedale. All’inizio dell’emergenza Coronavirus è passato da centro di Emergenza-urgenza a Punto di primo intervento. Il sindaco Luca Montella ieri ha presentato denuncia all’autorità giudiziaria.

Al dolore della madre e del padre della piccola Adele si unisce anche il parroco don Andrea Domanski. Ieri sera è stata celebrata una messa per chiedere al Signore «di consolare questa famiglia e dare loro la forza per superare questo triste momento. La Chiesa isolana si associa al sindaco e a tutta la popolazione nell'urlo di dolorosa protesta affinché il Punto nascita e i reparti di Primo intervento vengano quanto prima riaperti. E' necessario che venga garantita la sicurezza sanitaria dell'isola. Il Signore non ha figli da perdere, e neppure noi».

Venerdì pomeriggio mamma Giulia, dopo aver accusato dei dolori mentre si trovava nella sua casa, sentito il suo ginecologo si è presentata al Pronto soccorso. La giovane aveva una emorragia grave e il battito del bambino era debolissimo. Di fronte alla situazione ad alto tasso di rischio lo staff del Presidio di sorveglianza ostetrica ha chiesto l’intervento dell’elisoccorso. L’elicottero si è alzato in volo da Alghero, non essendo operativa la base di Olbia. Arrivata al Giovanni Paolo II la donna è stata sottoposta a cesareo d’emergenza e trasfusioni. A seguirla l’equipe di 10 persone del reparto di Ostetricia e Ginecologia.

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