Banda di ladri di auto scoperta dai carabinieri
di Angelo Mavuli
Furti seriali nelle strade deserte per il lockdown, gli autori erano tutti minori I militari hanno risolto subito il caso e segnalato anche le carenze educative
12 aprile 2020
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TEMPIO. I carabinieri della Compagnia di Tempio, comandati dal capitano Ilaria Campeggio, sono venuti a capo nel giro di pochi giorni di una serie di furti d’auto che hanno cominciato a ripetersi in città dopo una periodo di stasi di questo fenomeno.
Gli autori dei furti, sulla cui identità vi è il più stretto riserbo dei militari trattandosi di minorenni, sono stati comunque denunciati. Il caso è stato segnalato alle autorità interessate non solo ed esclusivamente per l’aspetto penale, il furto, quanto per le carenze educative riscontrate nell’ambito familiare. I genitori, pare, non sembrano essersi resi conto della gravità del gesto compiuto dai figli. Lasciati evidentemente liberi di uscire e tornare a casa a qualunque ora della notte e forse anche del giorno in un momento in cui la circolazione di mezzi e persone è pesantemente contingentata dalle attuali imposizioni anti-coronavirus. Le auto sono state, comunque, ritrovate e restituite ai legittimi proprietari che non hanno esitato a presentare denuncia ai militari.
Il furto di auto o il loro danneggiamento, fortunatamente per la città, non è un fenomeno diffuso anche se periodicamente si presenta. Forse per noia ma non solo. Alcuni mesi orsono, per esempio, gli episodi di furto delle auto, sui quali fecero luce i carabinieri, stavano diventando una sorta di passatempo per alcuni giovani che le rubavano semplicemente per fracassarle in corse spericolate.
All’inizio di dicembre dello scorso anno, invece, suscitò sconcerto – e anche una certa ilarità (non fra i proprietari delle auto ovviamente) – la vicenda di padre e figlio convinti che la centralissima via San Paolo (via a senso unico tra piazza Brigata Sassari e via Gramsci usata per posteggiare), fosse soltanto di loro pertinenza. I due, regolarmente, danneggiavano le auto di chiunque osasse parcheggiarvi con enormi graffi alla carrozzeria o il taglio delle gomme. Una vera e propria strage di carrozzerie e di pneumatici. I due furono scoperti e denunciati in stato di libertà dagli uomini della Polizia di Stato dopo una serie di appostamenti e di videoriprese con telecamere nascoste.
In quel caso gli uomini del commissariato di Tempio erano stati diretti dal dirigente Paolo Meloni, di concerto con la Procura della Repubblica di Tempio.
Gli autori dei furti, sulla cui identità vi è il più stretto riserbo dei militari trattandosi di minorenni, sono stati comunque denunciati. Il caso è stato segnalato alle autorità interessate non solo ed esclusivamente per l’aspetto penale, il furto, quanto per le carenze educative riscontrate nell’ambito familiare. I genitori, pare, non sembrano essersi resi conto della gravità del gesto compiuto dai figli. Lasciati evidentemente liberi di uscire e tornare a casa a qualunque ora della notte e forse anche del giorno in un momento in cui la circolazione di mezzi e persone è pesantemente contingentata dalle attuali imposizioni anti-coronavirus. Le auto sono state, comunque, ritrovate e restituite ai legittimi proprietari che non hanno esitato a presentare denuncia ai militari.
Il furto di auto o il loro danneggiamento, fortunatamente per la città, non è un fenomeno diffuso anche se periodicamente si presenta. Forse per noia ma non solo. Alcuni mesi orsono, per esempio, gli episodi di furto delle auto, sui quali fecero luce i carabinieri, stavano diventando una sorta di passatempo per alcuni giovani che le rubavano semplicemente per fracassarle in corse spericolate.
All’inizio di dicembre dello scorso anno, invece, suscitò sconcerto – e anche una certa ilarità (non fra i proprietari delle auto ovviamente) – la vicenda di padre e figlio convinti che la centralissima via San Paolo (via a senso unico tra piazza Brigata Sassari e via Gramsci usata per posteggiare), fosse soltanto di loro pertinenza. I due, regolarmente, danneggiavano le auto di chiunque osasse parcheggiarvi con enormi graffi alla carrozzeria o il taglio delle gomme. Una vera e propria strage di carrozzerie e di pneumatici. I due furono scoperti e denunciati in stato di libertà dagli uomini della Polizia di Stato dopo una serie di appostamenti e di videoriprese con telecamere nascoste.
In quel caso gli uomini del commissariato di Tempio erano stati diretti dal dirigente Paolo Meloni, di concerto con la Procura della Repubblica di Tempio.