La Nuova Sardegna

Oristano

La sentenza

«Ti farò fare la principessa», 25enne promette amore e raggira una cinquantenne di Oristano

di Enrico Carta

	I contatti tra i due erano iniziati attraverso i social media
I contatti tra i due erano iniziati attraverso i social media

Condannato a tre anni per circonvenzione di incapace e furto. Si era fatto ricaricare una carta prepagata e l’aveva convinta a vendere ai compro oro i gioielli della madre approfittando delle sue difficoltà

18 maggio 2024
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Oristano Le promesse di amore eterno non mancavano. Quelle del 25enne campano Antonio Russo erano contenute nei tanti messaggi che si scambiò con la vittima che aveva agganciato sui social media e alla quale diceva: «Ti farò fare la principessa». Non erano però buoni sentimenti quelli che lo ispirarono tanto che è stato condannato a tre anni e 1.600 euro di multa per circonvenzione di incapace e per furto – il pubblico ministero Daniela Muntoni aveva chiesto due anni e due mesi e 350 euro di multa –. Dopo aver emesso la sentenza qualche mese fa, la giudice Serena Corrias ha anche pubblicato le motivazioni che l’hanno portata a condannare il giovane capace di raggirare una cinquantenne oristanese che soffre di lievi disturbi psichici e che ha il suo lato debole nella gestione delle relazioni affettive.

Lei cercava l’uomo con cui ricominciare una vita, dopo essere uscita scossa da un precedente matrimonio finito male. Trovò invece chi, pian piano, si fece versare in una carta prepagata circa tremila euro. E quando i soldi erano terminati, convinse la donna che si era infatuata di lui a rubare i gioielli della madre di lei per poi rivenderli ai compro oro e racimolare un nuovo gruzzolo da spedirgli. L’aveva fatto nonostante i due non si fossero mai conosciuti di persona, perché la loro relazione era nata a distanza proprio attraverso i social media e, con uno scambio continuo di messaggi, Antonio Russo era riuscito a carpire la fiducia della sua vittima e quindi a farla innamorare sino a farle credere che ben presto l’avrebbe sposata. Si era spinto talmente in là da dire che era in partenza per la Sardegna, dove presto i due avrebbero vissuto assieme.

Quando lei non lo vide arrivare chiese conto di questa assenza e allora furono inventate le più disparate scuse come la morte della madre del futuro sposo, un errore nella prenotazione che anziché a Oristano l’aveva portato a Ostia e persino un sequestro di persona con i rapitori che avevano minacciato di mozzargli la mano. Terminati i soldi la donna fu indotta a rubare i gioielli della madre che si accorse di quanto stava accadendo dopo aver recuperato i messaggi e una serie di ricevute dei negozi che acquistano e rivendono gioielli e oro e dei versamenti sulla carta prepagata. Era l’agosto del 2020 e scattò allora la denuncia che ha portato a individuare la persona che si celava dietro il monitor del computer e dietro i messaggi sul telefonino prospettando una vita di meraviglie, non pensando anche all’eventuale trauma che avrebbe potuto creare nella persona raggirata, la quale pensò anche al suicidio vedendo i propri sogni infrangersi. Alla fine per Antonio Russo, difeso dall’avvocata Maddalena Bonsignore, è arrivata la condanna con obbligo di risarcimento alle due parti offese rappresentate dall’avvocata Romina Marongiu: è stata decisa una provvisionale di 4.500 euro.

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