La Nuova Sardegna

Olbia

«Sulla quarantena abbiamo rispettato le regole»

di Antonello Sechi
«Sulla quarantena abbiamo rispettato le regole»

Sassari-Olbia, l’azienda: ci è stato detto che non va fatta. Ordinanza e circolare Solinas in contrasto

21 aprile 2020
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OLBIA. «Due impiegati sono rientrati in Sardegna con l’idea di dover fare la quarantena, come abbiamo sempre fatto in precedenza. Avevano l’autocertificazione con tutte le informazioni richieste, a cominciare dall’indirizzo dove l’avrebbero fatta. Ma all’aeroporto di Cagliari – l’unico funzionante in Sardegna, ndr – dove le autorità controllano uno per uno i passeggeri in arrivo, hanno visto che lavoriamo per la nuova strada Sassari-Olbia e hanno detto: andate, non dovete fare la quarantena». Già, chi arriva nell’isola per motivi di lavoro non è obbligato alla “permanenza domiciliare” di 14 giorni prevista dall’ordinanza anti-coronavirus firmata il 9 marzo dal presidente della Regione Christian Solinas: lo stabilisce la circolare esplicativa firmata dallo stesso Solinas il giorno dopo l’ordinanza.

Parla Marcello Fattorini, ingegnere, capocantiere dei lotti 5 e 6 della nuova quattro corsie per conto della Italiana Costruzioni. Spiega perché due impiegati rientrati nell’isola dopo le vacanze di Pasqua sono andati direttamente al lavoro, provocando timori nel cantiere e richieste di chiarimento da parte del sindaco di Berchidda, Andrea Nieddu. Le polemiche e le accuse più o meno velate che hanno additato i due lavoratori come possibili “untori” di Covid-19 preoccupano la società. «È stato fatto tutto secondo le regole – prosegue Fattorini –. Come tutti mi auguro che le autorità preposte fermino le persone che arrivano, gli chiedano da dove provengono e dove vanno e gli facciano firmare il foglio con le indicazioni da rispettare. A Cagliari ci hanno dato il via libera. In ogni caso, preciso che le persone interessate sono due e vengono dal Lazio. Uno ha effettuato il tampone con esito negativo, l’altro era andato via dalla Sardegna il martedì prima di Pasqua ed è rientrato dopo il breve periodo di ferie. Comunque, non sono a contatto con gli operai: lavorano in ufficio e dopo il lavoro se ne stanno a casa». Anche la società – come il sindaco di Berchidda ha fatto con prefettura, protezione civile e Assl – ha chiesto qual è la norma da applicare. La risposta, spiega Fattorini, è stata questa: «Se bisogna fare la quarantena, lo dicono a Cagliari». E non è successo. Preso atto del via libera previsto dalla nota esplicativa di Solinas, l’impresa ha iniziato a organizzarsi per l’eventuale arrivo di altri lavoratori: il grande cantiere deve andare avanti. Per il sindaco di Berchidda Andrea Nieddu e per il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, però, la norma da applicare è quella dell’ordinanza che impone la quarantena di 14 giorni e non la nota esplicativa che la esclude per chi viene in Sardegna per lavoro ma non solo: ne è esente anche chi si muove per motivi sanitari o trasporta merci ecc. Con un ventaglio di possibilità che – come ha sottolineato Deiana – può aprire varchi nel sistema di contenimento della pandemia. Si attende un chiarimento del presidente della Regione Christian Solinas, al quale il problema della contraddizione tra la sua ordinanza e la sua nota esplicativa è stato posto direttamente.

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