La Nuova Sardegna

Olbia

Ingressi e percorsi divisi ecco la fase 2 dell’ospedale

di Stefania Puorro
Ingressi e percorsi divisi ecco la fase 2 dell’ospedale

La Assl sta preparando un piano di nuovi accessi per utenti, pazienti e personale Si attende il via libera per far ripartire le attività ambulatoriali non urgenti

30 aprile 2020
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OLBIA. Nuovi percorsi e ingressi separati: anche l’ospedale Giovanni Paolo II si sta riorganizzando per arrivare pronto alla fase 2. Primi e necessari passi, in attesa di far ripartire le attività ambulatoriali per i pazienti non urgenti, sospese da 2 mesi (si attende il via libera della Regione e di Ats). Uno stop che si sta vivendo anche a livello nazionale e che vede pure i pazienti cronici “bloccati”. Le loro visite, infatti, sono state prorogate a data da destinarsi.

I cambiamenti. Tutti i dipendenti Assl hanno ricevuto una comunicazione sulla “ridefinizione” in atto, partendo dall’accesso principale del Giovanni Paolo II, nel padiglione A. Una cartellonistica indicherà ingressi e uscite separati e il percorso, delimitato sino alle scale mobili, consentirà agli utenti - e quindi a visitatori, personale e pazienti - di essere indirizzati verso i reparti o i servizi da raggungere. L'ingresso del Padiglione D1 verrà invece temporaneamente sospeso e saranno disattivati sia l’orologio timbrature che il tastierino apri-porta. Il personale avrà a disposizione due aree di accesso: una nel padiglione A e l’altra nel padiglione D2 livello-2. L’accesso per gli spogliatoi (padiglione D1 livello 0) avverrà seguendo il percorso della “main street”. Un tragitto più lungo, ma si ridurrà al minimo il passaggio nei corridoi destinati alla Radiologia e al Pronto Soccorso, definiti "sporchi".

La sperimentazione. La nuova procedura di accesso all’ospedale verrà sperimentata già a partire da questi giorni e sino al prossimo 4 maggio, in modo da evidenziare eventuali criticità: se si dovessero presentare, verranno tempestivamente risolte. Analoghe soluzioni sono allo studio anche per gli ospedali di Tempio e La Maddalena e verranno rese note non appena saranno elaborate.

Area Covid. L’area di isolamento "grigia", rimarrà operativa sino al 15 maggio. Poi, in assenza di un incremento dei pazienti sospetti, verrà chiusa. E il personale ripenderà a lavorare nei reparti di provenienza. Questa zona (che era stata attivata dall’Ats Assl di Olbia per ospitare temporaneamente i pazienti Covid in attesa del loro trasferimento nelle srutture di riferimento regionali) non si smantellerà, in modo da garantirne un immediato riutilizzo se si dovesse verificare una ripresa della curva epidemiologica.

Personale. Il personale ospedaliero ha un obbligo: se dovesse avere sintomatologia di tipo respiratorio, febbre o influenza, deve stare a casa. E deve darne comunicazione al direttore della struttura o al coordinatore, attivando l'iter burocratico previsto.



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