La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale verso la ripresa restrizioni per le udienze

di Tiziana Simula
Tribunale verso la ripresa restrizioni per le udienze

Il presidente Giuseppe Magliulo studia la nuova organizzazione anti Covid  Nuovo confronto con l’Ordine degli avvocati e la Camera penale: si riparte il 12

04 maggio 2020
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TEMPIO. Riprendere fin dal 12 maggio tutta l’attività giudiziaria che è possibile svolgere rispettando le prescrizioni sanitarie imposte dal Covid 19. A questo lavorano già da settimane, il presidente del tribunale Giuseppe Magliulo, il presidente dell’Ordine degli avvocati Carlo Selis e il presidente della Camera penale della Gallura Giovanni Azzena. Allo studio, un’organizzazione condivisa che consenta al tribunale di ripartire ma con tutte le precauzioni e cautele che impone l’attuale situazione sanitaria. Prima fra tutte, l’esigenza di non creare assembramenti all’interno del palazzo di giustizia.

Per oggi è previsto un nuovo incontro, quello decisivo, dal quale dovrebbe emergere un’intesa sulla nuova regolamentazione che il presidente Magliulo dovrà adottare sia per il funzionamento degli uffici (parte del personale continuerà a lavorare in smart working) che dell’attività giudiziaria e, quindi, delle udienze. «L’idea emersa dagli incontri è di riprendere con i processi che si possono fare senza la presenza dei testimoni, limitare la presenza in aula ai soli avvocati e giudici e stabilire anche un numero di udienze al giorno per diminuire quanto è più possibile gli accessi in tribunale – spiega Carlo Selis – Per il civile, la proposta è quella di valorizzare il processo da remoto. Per quanto ci riguarda, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, per non creare ulteriore confusione in un momento in cui la situazione normativa è già di per sé confusa e complessa, ha sospeso l’efficacia dell’astensione dalle udienze proclamata a settembre e poi prorogata, in attesa di consultare i nostri iscritti essendo saltata l’assemblea che avevamo convocato per aprile».

La Camera penale, attraverso il presidente Giovanni Azzena, ha invece messo nero su bianco una dettagliata ipotesi di organizzazione dell’attività giudiziaria per il periodo dal 12 maggio al 30 giugno, già al centro del confronto col presidente Magliulo. Le proposte mirano a tenere sotto controllo gli accessi al Palazzo di giustizia consentendo l'ingresso solo a coloro che devono partecipare alle udienze e prevedendo di trattare processi con un numero di imputati non superiore a due (con un massimo di 9 persone in aula qualora si tratti di udienza collegiale), ma anche la trattazione di processi che non richiedono attività istruttoria. Altra proposta è che vengano fissati degli orari per i processi, distanziati uno dall’altro di un’ora, e che il calendario di udienza sia articolato in due turni: dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17,30. La Camera penale propone tre ipotesi di organizzazione delle udienze, indicando anche le aule più adatte dove svolgere l’attività, e i procedimenti da trattarsi: tutte le udienze preliminari, riti abbreviati, tutti procedimenti in camera di consiglio, le prime udienze, quelle di discussione, e quelle dove non sono previsti testimoni. Non prende, invece, in considerazione lo svolgimento di udienze da remoto «sia per le evidenti violazioni dei principi del giusto processo, evidenziate nei diversi documenti pubblicati dall’Ucpi – spiega –, che per l’oggettiva difficoltà che si avrebbe nel gestire il numero di udienze proposte nell’ipotesi di organizzazione presentata».

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