La Nuova Sardegna

Olbia

Aggius, i ragazzi vincono con le tradizioni locali

di Giuseppe Pulina
Aggius, i ragazzi vincono con le tradizioni locali

Scuola Digitale, l’Istituto comprensivo primo nella finale provinciale a Sassari La giuria sceglie il video che racconta produzioni e mestieri artigianali del paese 

23 maggio 2020
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AGGIUS. Sono così giovani (tredici anni al massimo) che la loro passione per le tradizioni locali può sorprendere. Ma è stato proprio questo "effetto sorpresa” a convincere ancor più la giuria ad assegnare agli studenti dell’Istituto comprensivo di Aggius il premio di categoria per il miglior progetto del concorso Scuola digitale. Il progetto vincitore della finale provinciale del Premio, svoltasi il 20 maggio a Sassari, è opera degli alunni delle terze classi della scuola secondaria di primo grado di Aggius e Luogosanto. Sono stati guidati da un team di insegnanti (Anna Maria Ragnedda, Marina Solinas e Mara Sanna) e dalla docente referente del progetto Laura Saltarel. Per ottenere il consenso della giuria, che ha preferito il loro progetto a quello di altre quattro scuole finaliste, gli studenti galluresi hanno realizzato uno storytelling digitale intitolato “Traditions: crafts and food”. Hanno, in pratica, raccontato uno spaccato delle tradizioni locali legate alle produzioni artigianali e agli antichi mestieri. Il video, della durata massima di due minuti, è stato seguito dalla spigliatissima presentazione del progetto fatto dall’alunno Piero Puddu, bravo nel saper esporre in poco tempo un gran numero di informazioni. Nel racconto digitale è finita l’esperienza di un progetto Erasmus+ (“Historical Treasures of Europe”), che ha compreso l’impegno e la preparazione degli studenti in vista di un viaggio in Slovacchia. Come spiegano gli insegnanti che li hanno seguiti in tutti i passaggi del progetto, «gli alunni hanno documentato le esperienze vissute in occasione della loro partecipazione a diversi laboratori organizzati per far conoscere ai partner del progetto i mestieri e la gastronomia tradizionale della Gallura». Gli hanno dato manforte anche i genitori e diversi artigiani locali che non hanno esitato ad aprire i loro laboratori perché, come si suol dire in questi casi, si sporcassero le mani. E così, per più giorni, sono diventati pasticceri, panettieri, pastai, tessitrici, contadini e scalpellini. Tutte le attività sono state documentate con foto e video, e il materiale prodotto e raccolto è alla fine confluito, dopo un meticoloso montaggio, nello storytelling digitale. «Il risultato finale è stato un intreccio armonico di testo, grafica, narrazione con audio in inglese, video, musica e un quiz».

La fase rielaborativa dei materiali ha richiesto agli studenti competenze da fotografi, cameraman, narratori, tecnici audio ed esperti informatici.

Considerato il risultato ottenuto, di cui può andare fiera l’intera comunità scolastica, si sono rivelati ancora una volta all’altezza del compito.

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