La Nuova Sardegna

Olbia

Incarichi diretti a Olbia: «Sotto soglia grazie a un centesimo»

Incarichi diretti a Olbia: «Sotto soglia grazie a un centesimo»

Maninchedda solleva il caso dei lavori affidati dal Comune senza gara a professionisti

24 maggio 2020
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OLBIA. I cosiddetti incarichi sotto soglia affidati dal Comune di Olbia a professionisti diventano un caso. Solleva la questione l’ex assessore regionale e leader del Partito dei sardi, Paolo Maninchedda, sul suo blog e sulla pagina di Facebook. E in modo indiretto, senza però mai essere citato, viene chiamato in causa il presidente del Consiglio comunale, Gianpiero Mura. Maninchedda spiega cosa sia un affidamento sotto soglia, un istituto giuridico che consente di dare un incarico a una persona o a una impresa in modo diretto, quindi senza gara, purché valga meno di 40mila euro. Oltre questa cifra c’è l’obbligo dell’appalto.

«In Gallura – scrive Maninchedda – ci sono callidissime menti che interpretano il sotto soglia sicurissimo se e solo se si toglie un centesimo: non 40.000 ma 39.999. Vedo questa furbizia del centesimo su un sito di Amministrazione trasparente e rido, Rido per il centesimo, considerato la via d’uscita dai labirinti normativi italiani. Non faccio in tempo a ridere per il lodo del centesimo che la determina n. 51 del 31 ottobre 2018 scompare, perché così non si vede. E dunque nel progressivo delle determine pubblicate il buco tra 50 e 52 si vede meno? È come mettersi un coriandolo sul petto e pensare di aver indossato la camicia! Il coriandolo si vede e il petto è nudo».

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La determina citata e secondo Maninchedda sparita fa riferimento al conferimento di un incarico sotto soglia all’avvocato Elisabetta Mura. La professionista, regolarmente iscritta all’albo degli avvocati dal 2015, è la figlia del presidente del consiglio comunale. A cui nell’ottobre 2018 viene assegnato l’incarico sotto soglia di 39.999 euro per assistenza e supporto alle attività degli uffici in materia civile e tributaria. Di incarichi legali da 39.999 euro, affidati a diversi avvocati, ce ne sono altri nell’elenco delle determine comunali. Per la costituzione in giudizio davanti alla Corte d’appello; per ricorso in commissione tributaria; per supporto al Rup.

«Tutto questo lo ha inventato Cavour – conclude Maninchedda –, che aveva uno studio con un’uscita pubblica e una segreta. L’Italia è così: una facciata severissima composta di leggi, Agenzia delle Entrate, Anac, Agcom, Magistratura e Guardia di Finanza. Apparato-Facciata. Tutto questo apparato è contemporaneamente entrata e uscita. Poi c’è la scala di servizio. Il problema dei galluresi è pensare che basti un centesimo per evitare l’apparato».
 

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