La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, l’arte sarda di “Siennas” pronta a sbocciare ancora

Paolo Ardovino
Olbia, l’arte sarda di “Siennas” pronta a sbocciare ancora

Nel negozio di via Asproni oggetti e complementi di arredo di artisti isolani. Lucia Testoni: «Lavoreremo di più con i locali e punteremo sull’e-commerce»

29 maggio 2020
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OLBIA. Ci eravamo lasciati con una piccola fiera diventata vetrina di alto livello. Poi l’artigianato locale, com’era purtroppo naturale che accadesse, è andato in letargo per un po’. Tra febbraio e marzo, durante i lavori di rifacimento della pista, numerosi artigiani di Olbia e zone limitrofe hanno partecipato al cartellone di eventi all’aeroporto Costa Smeralda. Una piccola grande expo curata da Confartigianato Gallura e allestita da Lucia Testoni. «Quella è stata una grande occasione per conoscerci e far conoscere molte realtà diverse e originali del territorio». E’ proprio lei a parlare dalla scrivania di "Siennas", il suo negozio nella piccola via Asproni al centro storico.

All’interno raccoglie oggetti e complementi d’arredo che portano tante firme, tutte di artigiani isolani scelti. La riapertura c’è stata lo scorso 18 maggio, ma è un settore che avrà bisogno del suo tempo per sbocciare. Una primavera ritardata: «Non posso parlare di ripresa boom, le visite sinora sono di clienti che già mi avevano contattato durante la quarantena – spiega Lucia, originaria di Bonorva –. Con le chiusure dei mesi scorsi, anche gli artigiani hanno frenato le loro produzioni, sapendo che poche attività avrebbero potuto reinvestire». Ora è il momento dello studio, capire la nuova quotidianità, «a metà giugno avrò le idee chiare», ma di chiaro, già da adesso, c’è che «quest’anno tutti lavoreremo di più col cliente locale». Anche qui, torretta con gel igienizzante e guanti all’ingresso, e prima della riapertura una sanificazione totale. È possibile toccare i tanti oggetti presenti solo coi guanti – consegnati dalla padrona di casa all’entrata e da gettare via all’uscita.

«Riusciamo comunque a lavorare, anche se poi penso all’attenzione che mettiamo noi e allo stesso tempo agli assembramenti in giro di cui si sente tanto parlare, spero non rovinino tutto». Il primo fine settimana della fase 2, secondo Lucia Testoni, è andato bene. Un punto di (ri)partenza. «Poi sto lavorando con gli incontri per curare gli arredamenti, anche qui sempre con persone del posto». E per stare al passo occorre reinventarsi: «Durante la chiusura, per il discorso di sostenere i negozi di fiducia, ho proposto l’iniziativa di buoni spesa da utilizzare per progettazioni, arredamenti, artigianato, e c’è chi ha sostenuto l’idea. A breve lanceremo il sito con una parte dedicata all’e-commerce, questo aspetto è diventato ormai fondamentale». Il mondo dell’artigianato è pronto a riprendersi: «So di qualcuno che si è reso disponibile a far esporre in vetrina le proprie creazioni dalle attività in conto-vendita. Altri sono in attesa dell’estate. Dall’esperienza del nostro expo dell’aeroporto,che spero possa diventare un appuntamento annuale, ho scoperto che gli artigiani della zona sono molto validi – dice ancora Lucia di "Siennas" – e che possono ambire a vetrine importanti. Ora serve capire come».

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