La Nuova Sardegna

Olbia

La Maddalena, è polemica per l’ospedale: il 2 giugno flash mob in piazza

La Maddalena, è polemica per l’ospedale: il 2 giugno flash mob in piazza

La Maddalena, l’associazione Paolo Merlo scrive al Capo dello Stato: «Faccia rispettare il diritto costituzionale alla salute»

31 maggio 2020
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LA MADDALENA. La rabbia non passa in una notte. Soprattutto quando una comunità assiste impotente alla morte di una sua concittadina. E si sente abbandonata e presa in giro. La morte di una donna di 59 anni per infarto, costretta ad aspettare l’elicottero dell’Areus per essere soccorsa, ha colpito profondamente i maddalenini che da anni denunciano la lenta eutanasia dell’ospedale Paolo Merlo. Spariti i politici di entrambi gli schieramenti che con le promesse sulla sanità hanno vinto elezioni e gonfiato il book dei consensi. Bene ricordare che lo smantellamento della struttura sanitaria non ha un solo colore politico. Comincia sotto la giunta Cappellacci quando viene chiusa la Chirurgia. Prosegue con la giunta Pigliaru che applicando le direttive nazionali chiude il Punto nascita. Ufficialmente in modo temporaneo. Seguono poi i sigilli alla camera iperbarica, ripristinata in seguito solo per trattamenti programmati. Porta invece la firma della giunta di Christian Solinas la trasformazione del Paolo Merlo da Punto di Emergenza/urgenza a Pronto intervento. Con l’obbligo di accogliere solo codici bianchi e verdi.

«La salute è un diritto sancito dalla Costituzione – dicono dall’associazione Presidio Paolo Merlo che non a caso sceglie il 2 giugno per focalizzare l’attenzione sul depotenziamento dell’ospedale icon un flash mob in piazza. Lo fa con una mail al presidente Sergio Mattarella. «Siamo consapevoli – dice il presidente Aldo Pireddu –, che la Repubblica e la Costituzione sono la conquista di un’intera generazione. Il confronto può sembrare insolente, ma noi, nel nostro piccolo, abbiamo il dovere di onorare questo sacrificio e difendere ogni giorno, senza arretramenti, i diritti e i doveri conquistati e riconosciuti dalla legge fondamentale dello Stato». Con un accorato appello al Capo dello Stato la onlus spiega i problemi del presidio maddalenino. «Da anni – racconta Pireddu – i cittadini si oppongono al progressivo smantellamento dei servizi sanitari. Riuniti in associazione per rappresentare una comunità legata alle vicissitudini e alla storia italiana, ci affidiamo allo Stato e alla Costituzione, faro dei nostri diritti e doveri, ma che in questa periferia del territorio nazionale pare sia ignorata. Si disconoscono l’articolo 32 che tutela la salute come fondamentale diritto dell’uomo e, di conseguenza, l’articolo 2 che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. E l’articolo 3: tutti i cittadini devono avere pari dignità sociale». Per l’associazione la segnalazione al presidente Mattarella è un dovere civico. «Presidente perdoni la nostra insolenza, ma gli appelli al ministro della Salute e agli organi di governo regionali sono rimasti inascoltati». (w.b. e se.lu.)

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