La Nuova Sardegna

Olbia

La Maddalena, flash mob in piazza per salvare l'ospedale Merlo

La Maddalena, flash mob in piazza per salvare l'ospedale Merlo

Tre minuti di silenzio, le mani alzate verso il cielo con i cartelli che urlano la rabbia della comunità isolana

02 giugno 2020
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LA MADDALENA. Tre minuti di silenzio, le mani alzate verso il cielo con i cartelli che urlano la rabbia della comunità isolana. Articolo 32 diritto alla salute negato. Salviamo il Paolo Merlo. Sanità negata. Centinaia di maddalenini rispondono all’appello dell’associazione Presidio Paolo Merlo. Una manifestazione spontanea nel rispetto delle norme anti-contagio imposte dal Governo. Mascherina, fascia nera al braccio o magliette scure. L’isola non vive il 2 giugno come giorno di festa ma come giorno di lutto.

“Speriamo che questi tre minuti di silenzio facciano rumore - dice il presidente Aldo Pireddu alla fine del flash mob sfociato in un grande applauso -. Speriamo che la rabbia di questa comunità sia arrivata in quelle stanze in cui si decide della nostra vita. La gente é stanca. Non è più una manifestazione di protesta, ma la rabbia di una comunità che chiede il rispetto dei suoi diritti”.

Il flash mob arriva a pochi giorni dalla morte di una donna maddalenina di 59 anni. La signora ha dovuto aspettare l’elisoccorso partito da Olbia. Alla Maddalena il Pronto soccorso non può ricevere codici gialli e rossi. E sul territorio isolano non c’é una ambulanza medicalizzata. Lo smantellamento dell’ospedale è un problema che si trascina da anni. Cominciato ai tempi della giunta Cappellacci con la chiusura del reparto di Chirurgia é proseguito con la giunta Pigliaru che ha sigillato il Punto nascita, ridotto il personale e destinato la camera iperbarica solo ai trattamenti programmati. La giunta Solinas, a inizio pandemia, ha declassato l’ospedale da Punto di Emergenza/urgenza a Punto di primo intervento. (Serena Lullia)

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