La Nuova Sardegna

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Maccioni, Cisl Fp: «Con il sindaco una proposta seria sull’ospedale»

LA MADDALENA. La Cisl Funzione pubblica non abbandona la battaglia per salvare l’ospedale Paolo Merlo. E chiede un incontro al sindaco, Luca Montella, per essere al fianco del sindacato e insieme...

20 giugno 2020
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LA MADDALENA. La Cisl Funzione pubblica non abbandona la battaglia per salvare l’ospedale Paolo Merlo. E chiede un incontro al sindaco, Luca Montella, per essere al fianco del sindacato e insieme elaborare una proposta. «Le recenti iniziative sull’ospedale hanno rilanciato l’urgenza di una precisa proposta sul mantenimento del presidio maddalenino che partendo dalla richiesta dell’ istituzione del Servizio di urgenza ed emergenza dia l’avvio a una coerente riorganizzazione del Paolo Merlo – si legge nella lettera firmata dalla segretaria generale Fp Cisl, Luisella Maccioni –. Al di là di strenue e velleitarie rivendicazioni, che spesso hanno il sapore di prese di posizioni espressamente partitiche, siamo convinti che una proposta concreta e unitaria sia l’unica garanzia per limitare e soprattutto evitare ancora tagli e chiusure sulla sanità maddalenina, ma anche gallurese».

Per questo motivo il sindacato ritiene che in base alle ragioni che hanno portato all’assemblea-denuncia del personale sanitario nel piazzale dell’ospedale, si debba fare un passo avanti. «Anche in ragione della presentazione da parte della giunta regionale del disegno di legge per la riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia – prosegue Maccioni –, chiediamo un incontro urgente della Commissione sanità allargata alle parti sociali (sindacati e associazioni datoriali) per produrre una proposta concreta con al centro l’istituzione di un forte centro di urgenza ed emergenza che salvaguardi e ampli la possibilità dei cittadini maddalenini di avere un accesso ai servizi sanitari pari se non simile a tutti i cittadini sardi ribadendo una locuzione usatissima. Quella di “territorio disagiato” che oggi sembra essere scomparsa nella proposta di disegno di legge regionale».

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