La Nuova Sardegna

Olbia

FSI USAE 

«Nel reparto di Medicina mancano infermieri e Oss»

«Nel reparto di Medicina mancano infermieri e Oss»

OLBIA. “Sos personale”. A lanciarlo, ancora una volta, è il segretario della Fsi Usae Vito Langiu, preoccupato per la cronica carenza di Oss e infermieri nel reparto di Medicina del Giovanni Paolo II....

23 giugno 2020
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OLBIA. “Sos personale”. A lanciarlo, ancora una volta, è il segretario della Fsi Usae Vito Langiu, preoccupato per la cronica carenza di Oss e infermieri nel reparto di Medicina del Giovanni Paolo II. «In tutti i reparti ospedalieri si convive da anni con l’insufficienza di organici e in tutti i casi abbiamo sempre sollecitato Ats e Assl affinché l’emergenza venisse risolta. Ma quella che si vive quotidianamente in Medicina - dice Langiu - è sicuramente una delle situazioni più gravi e complesse. Qui, la mancanza di personale si ripercuote in modo pesante sia sulla qualità dell’assistenza erogata al paziente sia sullo stato di salute psico-fisica degli operatori. La Medicina di Olbia, tra l’altro, non è da considerarsi una semplice Medicina di base in quanto accoglie pazienti con varie patologie e con una differente intensità di cure data anche dalla mancanza di altre aree specialistiche. Ed ecco alcuni numeri. Solo due infermieri (ce ne vorrebbero quattro) devono occuparsi durante il loro turno di 52 pazienti. E un solo Oss, di notte, li deve seguire tutti da solo. A questo proposito, c’è poi da dire che l’operatore socio sanitario si deve spesso allontanare: deve essere infatti a disposizione per le urgenze e per i reparti Utic e Mid. Non è tutto. Il personale di supporto viene spesso impegnato nei trasporti dei pazienti in varie zone dell’ospedale (per ulteriori accertamenti o attività diagnostiche) e quando è assente, è l’infermiere a dover fare anche il lavoro degli Oss». I problemi vanno oltre. La Fsi Usae parla anche di «presidi poco idonei e obsoleti. Quali letti scadenti a manovella o a rialzo manuale, sponde di sicurezza assenti o difettose, carrelli della terapia danneggiati. Mancano anche le sedie nelle stanze dei degenti e i dispositivi di protezione individuale come i guanti delle giuste taglie. Attendiamo dunque doppi provvedimenti, perché così non si può andare avanti». (s.p.)

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