Santa Teresa, una tonnellata di rifiuti nei fondali del porto
SANTA TERESA. Una tonnellata di rifiuti. È il quantitativo recuperato da dieci sub di Santa Teresa nei fondali del porto. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la capitaneria della...
30 giugno 2020
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SANTA TERESA. Una tonnellata di rifiuti. È il quantitativo recuperato da dieci sub di Santa Teresa nei fondali del porto. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la capitaneria della Maddalena e la locale delegazione di spiaggia. Fa parte di “Clean sea life”, il progetto europeo di sensibilizzazione sui rifiuti marini che coinvolge gli amanti del mare: subacquei, diportisti, pescatori, studenti e cittadini. Tra gli obiettivi figurano infatti azioni di sensibilizzazione e la diffusione di buone pratiche di gestione fra operatori e autorità. «All’ingresso del porto – racconta Serenella Pes, del Blu dive center –, abbiamo recuperato due “reti fantasma”. Cioè reti abbandonate sui fondali, dannose per l’ambiente: sono strumenti di morte per le specie marine che vi rimangono intrappolate. Tra l’altro, abbiamo riportato in superficie anche cinque pneumatici. Ognuno di noi può fare la differenza. Il periodo dell’emergenza sanitaria ci ha dimostrato che è necessario cambiare le nostre abitudini. Questa pulizia dei fondali è un piccolo esempio di come è possibile contribuire a tutelare i mari. Iniziativa che puntiamo a ripetere presto». Operazione di bonifica sinergica tra il gruppo di sub e la guardia costiera che ha garantito la necessaria cornice di sicurezza in mare. L’attività dei diving è stata coordinata dalla capitaneria della Maddalena, che ha impiegato due mezzi, e dalla delegazione di spiaggia della guardia costiera. (w.b.)