La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, prigionieri del cantiere sul lungomare: i negozi di via Regina Elena a rischio chiusura

SERENA LULLIA
Cantiere sul lungomare di Olbia
Cantiere sul lungomare di Olbia

I commercianti firmano una petizione per chiedere al Comune che gli operai riaprano gli accessi alle loro attività. Il grido d'allarme sostenuto da una interrogazione del M5s

02 luglio 2020
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OLBIA. Le attività commerciali di via Regina Elena e via Redipuglia rischiano la chiusura. Sono prigioniere del cantiere per i lavori sul lungomare. Senza accessi diretti dalla strada principale sono diventate invisibili ai clienti e irraggiungibili. Un negozio ha già chiuso. Il lockdown e il blocco del traffico hanno scritto la parola fine alla giovane attività commerciale. Gli altri negozianti resistono ma chiedono al Comune un aiuto. Non soldi, ma una semplice inversione del cronoprogramma dei lavori. Chiedono che sia data priorità alle strade in cui si trovano le attività commerciali rispetto alla piazza e al mare.

La petizione. La richiesta dei commercianti è stata messa nero su bianco in una petizione indirizzata al sindaco Settimo Nizzi e alla giunta. Non si tratta di una protesta per il cantiere in sé. I negozianti sono ben felici del nuovo volto disegnato per il lungomare. Ma senza un intervento del Comune le loro attività, già penalizzate dall'emergenza Coronavirus, rischiano la chiusura. Concetti ribaditi anche dal Movimento Cinque stelle che ha deciso di sostenere il loro grido d'allarme presentando una interrogazione in Consiglio comunale.

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L'interrogazione. I consiglieri pentastellati Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu firmano l'interrogazione indirizzata al sindaco Nizzi. La premessa chiarisce subito che da parte loro non c'è nessuna posizione contraria al restyling di via Redipuglia. Tutt'altro. "La città di Olbia attende da tempo che i lavori del lungomare le restituiscano il ruolo turistico e collettivo di città sul mare - scrivono Ferinaio e Piccinnu -. Le attività commerciali e di somministrazione alimenti e bevande trarrebbero un indiscusso beneficio dall'ultimazione dei lavori". I consiglieri mettono però in evidenza il numero ridotto di operai al lavoro.

Pochi operai. "Dall'inizio lavori - prosegue l'interrogazione - il cantiere è stato fermo o con un numero insufficiente di operai. Dalla riapertura dopo il lockdown, il 3 giugno, sono presenti sporadicamente meno di 5 operai. Chiediamo quindi al sindaco se e quando solleciterà l'impresa a rispettare i termini dell'appalto mettendo in campo un adeguato numero di operai, almeno 20, così come dichiarato alla stampa dalla ditta stessa. Se e quando si riunirà una commissione Urbanistica e Lavori pubblici congiunta in presenza degli assessori competenti, dei progettisti, direttore dei lavori, responsabili impresa e del procedimento".

La richiesta. Il M5s chiede che la commissione comunale congiunta inserisca un solo argomento all'ordine del giorno. "Il ripristino degli accessi a via Regina Elena e alle attività commerciali su via Redipuglia, dando priorità alle lavorazioni in quelle vie rispetto alla piazza e al mare", concludono Piccinnu e Ferinaio.

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