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Olbia

A Olbia nuovo Puc a tappe forzate, Nizzi: "Sì ai grandi investimenti alberghieri"

Marco Bittau
A Olbia nuovo Puc a tappe forzate, Nizzi: "Sì ai grandi investimenti alberghieri"

Una settimana di lavori in commissione, poi in aula per l’adozione. Avanza Costa Turchese

14 luglio 2020
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OLBIA. Una settimana di “lavori forzati” in commissione urbanistica e poi subito in consiglio comunale per l’adozione. Il sindaco Settimo Nizzi accelera sul nuovo Puc: la partita si chiude a fine luglio o al massimo all’inizio di agosto. Il tempo stringe e alle porte avanzano maxi progetti come Cala Turchese o Portisco, ora più che mai sulla rampa di lancio.

La commissione. Già pronto il calendario della commissione, appena convocata dal presidente Sebastiano Monni: prima seduta mercoledì sera, poi le altre riunioni giovedì, lunedì, martedì e mercoledì 22 luglio. Si lavorerà a tappe forzate, con sedute fiume di mattina e di sera. «Le linee guida del nuovo Piano urbanistico sono già state discusse e approvate un anno fa – spiega il sindaco Nizzi – quella è la nostra visione della città e del suo sviluppo futuro. Da allora non è cambiato nulla, a cominciare dalla scelta di frenare la costruzione di seconde case e favorire invece le strutture alberghiere di alto livello nella fascia costiera, aprendo le porte ai nuovi investimenti. Costa Turchese, ad esempio, ma anche Portisco e Pittulongu. Puntiamo sulla qualità e sul rispetto della legge, ma non è una novità. Era già tutto scritto nelle dichiarazioni programmatiche con le quali ci siamo presentati alle ultime elezioni comunali».

Le linee guida. Sono la “città verticale” e la “città sostenibile” i modelli di riferimento che emergono dalle linee guida (già approvate) del Puc. Nel senso che non si prevede più un ulteriore consumo del territorio optando piuttosto sulla crescita in altezza, senza però snaturare la storia, la cultura e la tradizione della città che negli ultimi cinquant’anni avrà pur subito una crescita convulsa ma che ha comunque un suo profilo urbano riconoscibile.

Le sopraelevate. Storia e tradizione urbanistica, ma il nuovo strumento urbanistico cova anche in seno trasformazioni radicali. Via le due sopraelevate nord e sud, ad esempio, croce e delizia degli olbiesi. Prima di abbatterle e restituire alla città il profilo naturale del golfo si dovrà però realizzare una viabilità alternativa, cioè un nuovo tunnel o il prolungamento di quello attuale.

Costa Turchese. È però sulla linea di costa che si gioca la partita più interessante. Lì si profilano i nuovi investimenti turistici: complessi alberghieri extralusso, campi da golf (almeno cinque quelli individuati, da Sa Testa a Razza di Juncu) e servizi per l’industria delle vacanze. Torna prepotentemente alla ribalta Costa Turchese, il maxi progetto della famiglia Berlusconi tra Capo Ceraso e Li Cuncheddi. La storia è lunga e complessa. Era il 1981 e il Cavaliere proprietario della Edilnord – adesso la società di riferimento è la Edilizia Alta Italia – aveva presentato al Comune di Olbia un vero e proprio master plan da due milioni e 185mila metri cubi e 120 miliardi di lire di investimenti. Nel tempo i volumi sono state tagliati sino a 250mila metri cubi. Tanto cemento in cantiere, comunque: ville, appartamenti, porto turistico, campo da golf. Poi nel 2006 il Piano paesaggistico regionale aveva chiuso definitivamente la porta all’investimento, ma adesso la partita è di nuovo aperta, a Olbia e anche a Cagliari, alla Regione, dove il maxi progetto non è più un tabù insuperabile.

@marcobittau. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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