La Maddalena, raid vandalico nell'isola di Budelli
Walkiria Baldinelli
Abbattuta la recinzione della spiaggia del Cavalieri appena installata dal Parco
27 luglio 2020
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LA MADDALENA. Recinzione divelta prima ancora della chiusura dei 150 metri della spiaggia del Cavalieri. Un provvedimento annunciato dal Parco dieci giorni fa per proteggere una parte del lido a rischio estinzione che confina con la Spiaggia Rosa, nell’isola di Budelli. L’ordinanza non è stata ancora pubblicata, la firma del presidente Fabrizio Fonnesu è attesa presumibilmente per domani. La polizia locale e la capitaneria hanno messo in sicurezza (temporanea) l’area e effettuato i rilievi del caso.
Quasi tutta la delimitazione per salvare dall’erosione uno dei litorali dell’arcipelago maddalenino più frequentato è stata divelta da ignoti. Gli operai del Parco l’avevano posizionata dodici ore prima lungo gli oltre tre quarti della spiaggia che una volta firmato il provvedimento non si potrà più calpestare. I bagnanti tuttavia saranno concentrati su 50 dei 200 metri complessivi di lunghezza. Come già annunciato dal presidente, non potranno più prendere la tintarella, né lasciare stuoie, asciugamani e zaini. In barba al cosiddetto distanziamento sociale dettato dall’emergenza sanitaria (e non da una regola del Parco) la spiaggia ieri mattina è stata presa d’assalto dai bagnanti, noncuranti dei pali e del cordone adagiato sulla battigia. A fare gli slalom tra la recinzione abbattuta lungo questo tratto del lido famiglie intere, con diversi bambini. D’altronde l’ordinanza non è ancora stata pubblicata e dunque l’intero lido del Cavalieri è accessibile a tutti. Nessun contingentamento nemmeno dopo l’entrata in vigore del provvedimento anche se le prescrizioni del contenimento del Covid-19 hanno ridotto il numero dei passeggeri delle tre barche autorizzate al trasporto passeggeri. Il Parco ipotizza che ne sbarcheranno 300 al giorno, inteso come numero di turisti trasportati dai barconi a cui vanno aggiunti quelli che raggiungeranno la spiaggia con il proprio gommone o con i mezzi a noleggio. La recinzione divelta è l’ennesimo atto vandalico contro il Parco. Nei giorni scorsi ignoti hanno tranciato i cavi tarozzati a Cala Coticcio e a Cala Corsara. Il test di prova al Cavalieri è naufragato insieme al cordone che dovrebbe tutelare una delle spiagge più preziose dell’arcipelago. Senza controlli mirati dopo la delimitazione “ufficiale” dell’area si rischia di incappare in una ulteriore serie di atti vandalici. Di fatto, compete alla Forestale (di terra) sorvegliare l’area, mentre per la parte a mare i controlli sono della Capitaneria. Ogni sforzo di salvaguardia delle zone a rischio erosione sarà vano se non saranno sorvegliate. L'idea del Parco comunque resta quella del numero chiuso, già dalla prossima stagione turistica.
Quasi tutta la delimitazione per salvare dall’erosione uno dei litorali dell’arcipelago maddalenino più frequentato è stata divelta da ignoti. Gli operai del Parco l’avevano posizionata dodici ore prima lungo gli oltre tre quarti della spiaggia che una volta firmato il provvedimento non si potrà più calpestare. I bagnanti tuttavia saranno concentrati su 50 dei 200 metri complessivi di lunghezza. Come già annunciato dal presidente, non potranno più prendere la tintarella, né lasciare stuoie, asciugamani e zaini. In barba al cosiddetto distanziamento sociale dettato dall’emergenza sanitaria (e non da una regola del Parco) la spiaggia ieri mattina è stata presa d’assalto dai bagnanti, noncuranti dei pali e del cordone adagiato sulla battigia. A fare gli slalom tra la recinzione abbattuta lungo questo tratto del lido famiglie intere, con diversi bambini. D’altronde l’ordinanza non è ancora stata pubblicata e dunque l’intero lido del Cavalieri è accessibile a tutti. Nessun contingentamento nemmeno dopo l’entrata in vigore del provvedimento anche se le prescrizioni del contenimento del Covid-19 hanno ridotto il numero dei passeggeri delle tre barche autorizzate al trasporto passeggeri. Il Parco ipotizza che ne sbarcheranno 300 al giorno, inteso come numero di turisti trasportati dai barconi a cui vanno aggiunti quelli che raggiungeranno la spiaggia con il proprio gommone o con i mezzi a noleggio. La recinzione divelta è l’ennesimo atto vandalico contro il Parco. Nei giorni scorsi ignoti hanno tranciato i cavi tarozzati a Cala Coticcio e a Cala Corsara. Il test di prova al Cavalieri è naufragato insieme al cordone che dovrebbe tutelare una delle spiagge più preziose dell’arcipelago. Senza controlli mirati dopo la delimitazione “ufficiale” dell’area si rischia di incappare in una ulteriore serie di atti vandalici. Di fatto, compete alla Forestale (di terra) sorvegliare l’area, mentre per la parte a mare i controlli sono della Capitaneria. Ogni sforzo di salvaguardia delle zone a rischio erosione sarà vano se non saranno sorvegliate. L'idea del Parco comunque resta quella del numero chiuso, già dalla prossima stagione turistica.