sanità
Dialisi vacanze la Assl riavvia il servizio anche a Olbia
OLBIA. L’avvio della “Dialisi vacanze” in Gallura, dopo le proteste dei turisti nefropatici, era stato già annunciato fa da Annibale Zucca, segretario regionale dell’Aned. E ora è la stessa Ats-Assl...
27 luglio 2020
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OLBIA. L’avvio della “Dialisi vacanze” in Gallura, dopo le proteste dei turisti nefropatici, era stato già annunciato fa da Annibale Zucca, segretario regionale dell’Aned. E ora è la stessa Ats-Assl di Olbia a ufficializzare, con alcune novità, la partenza del servizio. «Resa possibile grazie al grande impegno degli operatori della Dialisi. Sono una cinquantina i vacanzieri emodializzati che, sino a settembre, potranno essere trattati nel Centro di Assistenza Limitata di Arzachena e al Giovanni Paolo II di Olbia - dice il direttore Paolo Tauro -. Dal 20 luglio scorso, si garantisce il trattamento nell’area dell'ospedale di Olbia inizialmente destinata ai casi sospetti di Covid e attualmente sottoutilizzati. Invece, col trasferimento temporaneo di personale infermieristico, dal 28 luglio verrà attivato il servizio presso il Cal di Arzachena. Purtroppo, non si è potuto attivare il servizio anche alla Maddalena, ma l'azienda sta verificando la possibilità di non aggravare ulteriormente i disagi per coloro che dovranno spostarsi dall'isola». Il direttore del Servizio Dialisi, Gianfranco Fundoni, ricorda che nei tre presidi ospedalieri galluresi, «vengono erogate annualmente circa 19.000 trattamenti dialisi per circa 130 pazienti fissi, residenti nel territorio di competenza della Assl di Olbia, a cui andranno a sommarsi i turisti. Il rene artificiale viene utilizzato nei casi d'insufficienza renale grave e permette di depurare il sangue dalle scorie metaboliche in esso presenti, altrimenti non filtrate dal rene malato. Il sangue, passando attraverso i filtri artificiali, viene rimesso in circolazione, purificato. I pazienti nefropatici devono sottoporsi periodicamente a trattamento emodialitico per sostituire la funzione renale: nell’80% dei pazienti viene praticato il trattamento tre volte alla settimana, con una durata di circa quattro ore per ciascuna seduta».