Presunti abusi a villa Nizzi, il tribunale del riesame rinvia ancora
OLBIA. È ritornato davanti al tribunale del riesame di Sassari il caso dei presunti abusi edilizi nella villa del sindaco Settimo Nizzi nel litorale di Golfo Aranci. Ieri in udienza la Procura di...
15 settembre 2020
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OLBIA. È ritornato davanti al tribunale del riesame di Sassari il caso dei presunti abusi edilizi nella villa del sindaco Settimo Nizzi nel litorale di Golfo Aranci. Ieri in udienza la Procura di Tempio che sostiene l’accusa ha presentato una memoria con nuove carte, così i difensori di Nizzi, gli avvocati Sergio Deiana e Leonardo Salvemini, hanno chiesto e ottenuto un rinvio per valutare e produrre a loro volta una memoria difensiva. Il presidente ha aggiornato l’udienza a lunedì prossimo.
La vicenda era iniziata il 22 ottobre scorso con il sequestro della villa disposto dal gip del tribunale di Tempio, Caterina Interlandi. La Procura aveva contestato al sindaco di aver costruito con una concessione scaduta, di averlo fatto in una lottizzazione sottoposta a vincolo idrogeologico, di aver trasformato un seminterrato in appartamento e di non aver rispettato le prescrizioni per i colori della piscina. Il 4 novembre il tribunale del riesame aveva dissequestrato in parte la villa, confermando i sigilli solo per la cantina. Contro il dissequestro la Procura aveva presentato ricorso in Cassazione sostenendo che le motivazioni del provvedimento del tribunale erano illogiche e non adeguatamente argomentate. Il fascicolo è così ritornato al tribunale del riesame per gli approfondimenti richiesti.
La vicenda era iniziata il 22 ottobre scorso con il sequestro della villa disposto dal gip del tribunale di Tempio, Caterina Interlandi. La Procura aveva contestato al sindaco di aver costruito con una concessione scaduta, di averlo fatto in una lottizzazione sottoposta a vincolo idrogeologico, di aver trasformato un seminterrato in appartamento e di non aver rispettato le prescrizioni per i colori della piscina. Il 4 novembre il tribunale del riesame aveva dissequestrato in parte la villa, confermando i sigilli solo per la cantina. Contro il dissequestro la Procura aveva presentato ricorso in Cassazione sostenendo che le motivazioni del provvedimento del tribunale erano illogiche e non adeguatamente argomentate. Il fascicolo è così ritornato al tribunale del riesame per gli approfondimenti richiesti.