La Nuova Sardegna

Olbia

Salvò l'Olbia calcio dal fallimento, il magnate Tariko è cittadino onorario

Serena Lullia
Salvò l'Olbia calcio dal fallimento, il magnate Tariko è cittadino onorario

L'imprenditore con casa a Porto Rotondo: "La mia vita qui non è solo fortuna, è il mio destino"

22 settembre 2020
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OLBIA. Cittadino olbiese di Russia. Roustam Tariko stringe tra le mani il certificato di olbiesità onoraria consegnato dal sindaco Settimo Nizzi. Per il tycoon arrivato 30 anni fa in Italia, la sua vita in Sardegna e in città è un segno del destino, non solo fortuna.

Sotto il ginepro della mia casa ho disegnato il mio marchio che ha avuto successo in 85 paesi nel mondo – dice emozionato davanti al consiglio comunale -. Questo è per me un momento importante, un riconoscimento che mi lega ancora di più a questa terra e ai suoi abitanti. Sono arrivato qui 30 anni fa e non ho mai tradito questa terra. Vivo qui con la mia famiglia, i miei bimbi, qui lavoro e ho i miei colleghi. Più vado avanti più sono certo che di non avere alcuna intenzione di andare via da questo paese. Mi trovo bene a Olbia, in Sardegna e in generale in Italia. Grazie a tutti per questo riconoscimento".

Le motivazioni per le quali Tariko siede nell’olimpo dei cittadini onorari insieme all'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e all'armatore di Tirrenia-Moby Vincenzo Onorato sono contenute nella delibera con cui l’aula ha detto sì al conferimento della cittadinanza stellata. “Imprenditore di fama mondiale che più volte ha manifestato il proprio attaccamento alla comunità sostenendo diversi progetti come quello dell’Olbia calcio, risollevando le sorti della squadra e consentendole l’accesso alla categoria di Eccellenza con l’allora presidente Pino Scanu. Nell’ultimo decennio è stato primo sostenitore di diverse iniziative sociali e culturali in collaborazione con il Comune finalizzate al sostegno dei soggetti più fragili e a salvaguardia del patrimonio storico culturale olbiese”.

Tariko ai tempi della giunta Giovannelli staccò un assegno di 100mila euro consentendo così ai bianchi di iscriversi al campionato di Eccellenza per poi comprare l’Olbia calcio nel 2011. In quello stesso anno il magnate ricevette l’attestato di benemeranza civica dal Comune di Olbia.

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