A Olbia Lungomare Cossiga e via Bettino Craxi. Nizzi: "Due grandi politici"
Il sindaco: "Olbia è sempre stata una città socialista prima di Forza Italia"
OLBIA. Lungomare presidente Francesco Cossiga. La passeggiata dal Ponte di ferro sino al molo vecchio porterà il nome dell’ex capo dello Stato sassarese. Il tratto di strada compreso tra la nuova rotatoria Sa Foghitta e quella dei Vigili del fuoco sarà intitolata a Bettino Craxi. Sparisce invece il tratto di strada di via Redipuglia prima battezzato Via della Resistenza. La mini rivoluzione del progetto dell’Ansa sud non modifica solo i lineamenti del lungomare e la viabilità. Introduce anche delle novità nella toponomastica.
Il sindaco Settimo Nizzi spiega quali siano le motivazioni che hanno portato l’amministrazione comunale a scegliere proprio i nomi di questi due politici. «Quel tratto di lungomare non poteva non avere un nome importante – dice il primo cittadino –. In quel tratto di strada abbiamo re e principi. Ho quindi pensato che il tratto compreso tra il Ponte di ferro e il molo vecchio dovesse chiamarsi “Lungomare presidente Francesco Cossiga”. Poi per par condicio, ho pensato che l’altro tratto di strada nuovo dovesse portare il nome di Bettino Craxi, figura che, nonostante i guai giudiziari, ritengo sia stato un grande politico e meriti di essere ricordato». L’omaggio al leader socialista per Nizzi ha anche una motivazione di base squisitamente locale. «Olbia è sempre stata una città socialista prima dell’avvento di Forza Italia – sottolinea –. I comunisti prendevano sonore bastonate alle elezioni dai socialisti. Ricordiamo pertanto questo personaggio politico senza nessuna altro fine».
Nizzi chiarisce poi la cancellazione di via della Resistenza. «Quel tratto di strada di via Redipuglia è scomparso con la nuova viabilità e di conseguenza il nome è stato soppresso – precisa il sindaco –. Non appena troveremo un’altra strada degna di quel nome, via della Resistenza ritornerà a pieno titolo nello stradario cittadino. Nessuno strumentalizzi questa decisione interpretandola come una scelta con finalità politiche. Mi piace ricordare quando, all’ultima cerimonia del 25 aprile, un gruppo di persone cominciò a cantare “Bella ciao”. Lo fece a voce bassa, sommessamente. Io mi avvicinai e cantai con loro a squarciagola invitandoli ad alzare la voce. Perché chi crede in certi valori deve farlo apertamente».
Ma in città la decisione del sindaco, non tanto su Cossiga quanto su Craxi, già divide la comunità. Tra chi ritiene che il leader socialista, simbolo della Prima Repubblica, condannato per corruzione e finanziamenti illeciti e fuggito in Tunisia, non sia degno di dare il nome a una via di Olbia. E tra chi invece pensa che i guai giudiziari dell’ex presidente del Consiglio e la sua fuga ad Hammamet, non possono comunque cancellare il valore e le competenze dell’uomo politico.