La Nuova Sardegna

Olbia

Limbara, il cantiere può partire

di Pietro Zannoni
Limbara, il cantiere può partire

Firmato a Tempio il verbale di consegna dei lavori alle imprese. Entro un mese l’avvio delle opere

27 ottobre 2020
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TEMPIO. Giornata importante per il futuro del Limbara. Venerdì acorso a Tempio, nella sede dell’Unione dei comuni Alta Gallura, è stato firmato il verbale di consegna dei lavori alle imprese appaltatrici (Ledda costruzioni smc di Santa Maria Coghinas e la Spano legnami Sacile di Valledoria) che eseguiranno interventi per la valorizzazione sostenibile del patrimonio storico e ambientale ai piedi del massiccio del Limbara e sulle vie del lago del Liscia.

L’importo complessivo dei lavori un milione e 800 mila euro. Alla firma erano presenti Francine Murgia dirigente dell’Ucag, il sindaco di Calangianus Fabio Albieri, i rappresentanti delle due società vincitrici della gara d’appalto , il direttore dei lavori architetto Piero Corda , i rappresentanti dello studio Rtp Proap, l’archeologa Letizia Fraschini.

Si tratta di un progetto che redatto dall’equipe dell’architetto portoghese Joao Ferreira Nuneuse. Sulla rivista “Calangianus oggi e ieri” dello scorso luglio, Giusepppe Onni a nome dell’equipe scrisse che l’intervento “punta a ridare valore ai luoghi densi di significato come la strada verso li Conchi, le antiche cantoniere ferroviarie i siti archeologici ma sopratutto agli indubitabili valori storici e ambientali associati a quelli sociali perché in tutti i luoghi del progetto emerge il legame della popolazione con gli usi passati sia la possibilità di trovare nuove destinazioni d’uso”.

In occasione della firma del verbale di consegna dei lavori, è stato effettuato anche un sopralluogo nel piazzale in zona Badumela, ai piedi del Limbara, dove l’architetto Corda ha presentato come sarà il sito alla conclusione dei lavori: una piazza al centro di un mare di verde, cioè il punto di ritrovo per le comitive in visita alla tomba di giganti di Pascareddha, Nuraghe Agnu, la funtana di Li Paladini, oppure per gli escursionisti che percorrono un bel tratto dell’ex ferrovia per Monti per poi raggiungere Li Conchi. Inoltre, Corda ha parlato anche del progetto di restauro, da lui redatto, per ridare vita alla vicina cantoniera di Nuchis e da cui partirà il trenino verde per raggiungere il lago del Liscia. Così la sistemazione della piazza, ora bitumata, che avrà un fondo in ghiaino lavato con alcune gradinate per consentire di assistere a manifestazioni culturali e degustazione di prodotti locali.

«Di una cosa siamo certi – ha detto Francine Murgia – che la realizzazione di questo progetto per un itinerario che offre due percorsi: uno verso il Limbara e un altro verso il lago del Liscia, ha grandi possibilità per realizzare qualcosa che vuole guardare lontano, togliere innanzitutto il Limbara dall’isolamento e creare prospettive di occupazione per il territorio». «È un progetto che finalmente si concretizza,– aggiunge il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri – programmato alcuni anni fa e che ora per la crisi che viviamo ci aiuta a guardare al futuro con ottimismo. Siamo sicuri che darà non pochi benefici al nostro territorio offrendo possibilità di lavoro poiché tutti questi percorsi necessitano di realtà che custodiscano i luoghi che si recuperano e predispongano i servizi per l’accoglienza e il ristoro. Non dimentichiamo poi le potenzialità del museo del sughero, quando sarò riaperto».

Sui tempi di attesa per l’apertura del cantiere, i tecnici sono stati chiari: «Entro un mese le maestranze inizieranno a lavorare».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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