La Nuova Sardegna

Olbia

Recovery fund, “La città di paesi” in campo per avere gli aiuti

di Angelo Mavuli
Recovery fund, “La città di paesi” in campo per avere gli aiuti

TEMPIO. I comuni dell’alta Gallura che nel febbraio del 2019 avevano avviato positivamente un progetto di opere pubbliche definito “Città di paesi della Gallura”, si candidano ora per ottenere i...

29 ottobre 2020
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TEMPIO. I comuni dell’alta Gallura che nel febbraio del 2019 avevano avviato positivamente un progetto di opere pubbliche definito “Città di paesi della Gallura”, si candidano ora per ottenere i finanziamenti sul Recovery Fund. Un progetto ambizioso, stimabile - per ora - in 400 milioni di euro che agirebbe sulla qualità della vita, sull’innovazione sociale e sulle politiche di sviluppo territoriale. A darne notizia è Nicola Muzzu, presidente dell’Unione dei Comuni Alta Gallura (e riconfermato sindaco di Aggius).

«Non è solo un progetto di sviluppo territoriale - spiega Muzzu - è innanzitutto un modo nuovo di concepire la “città” nella bassa densità abitativa. Una città fatta di paesi, ognuno con la sua autonomia e le sue differenze, che lavora di concerto con le altre comunità e con il coordinamento dell’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura. La Città di Paesi della Gallura - prosegue il presidente Muzzu -, vuole rappresentare un modello per la Sardegna rispetto alle potenzialità che il piano nazionale di ripresa offre. I comuni di Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, La Maddalena, Luogosanto, Luras, Palau, Santa Teresa Gallura, Sant’Antonio di Gallura, Telti, Tempio, Trinità d’Agultu-Vignola e Viddalba, hanno presentato alle competenti Istituzioni dello Stato, una manifestazione di interesse per accedere ai fondi del Recovery Fund e del Piano per il Sud. Non una semplice richiesta di finanziamento ma un metodo di lavoro, una sorta di “prototipo” che può essere esteso a tutte le aree della Sardegna e rappresentare un modello innovativo per tutte le aree interne d’Italia. Si vuole incidere - chiude Nicola Muzzu -, sul superamento dei nodi infrastrutturali della viabilità e dell’accessibilità tecnologica, sulla riconversione ambientale, sull’acqua pubblica, sulla sanità territoriale, sull’istruzione e la formazione».

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