La Nuova Sardegna

Olbia

l’operazione «bella vita»  

Traffico di droga in Costa altri due patteggiamenti

Traffico di droga in Costa altri due patteggiamenti

PORTO CERVO. Si procede con il patteggiamento in tribunale anche per altri due imputati coinvolti nell’operazione “Bella vita”, condotta dal commissariato di polizia di Porto Cervo, che due anni fa...

25 novembre 2020
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PORTO CERVO. Si procede con il patteggiamento in tribunale anche per altri due imputati coinvolti nell’operazione “Bella vita”, condotta dal commissariato di polizia di Porto Cervo, che due anni fa aveva smantellato un maxi traffico di droga tra Olbia e la Costa Smeralda. Si tratta di Alessandro Meloni e Giovanni Ciboddo, rispettivamente assistiti dagli avvocati Antonello Desini e Sebastiano Chironi.

Per Meloni e Ciboddo un anno fa l’allora pubblico ministero Cristina Arban aveva rigettato l’istanza di patteggiamento, che però è stata ripresentata adesso dai difensori al nuovo pm del processo, Luciano Tarditi, che invece l’ha accolta. Il patteggiamento è stato incardinato ieri in undienza davanti al gip Marco Contu.

Tra gli indagati coinvolti nell’operazione “Bella vita”, fuori dai patteggiamenti resta solo Francesco Artudi, che sarà processato con il rito abbreviato.

L’inchiesta condotta dalla polizia di Porto Cervo si era conclusa con ben 13 misure cautelari in carcere o agli arresti domiciliari con l’accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina. Secondo gli investigatori, la banda, con diverse ramificazioni, spacciava droga in Costa Smeralda in modo capillare, con l’aggravante per alcuni di loro, di venderla anche a minorenni.L’inchiesta era stata denominata “bella vita” perché troppo alto, secondo la polizia, sarebbe risultato il tenore di vita condotto da un gruppo di giovani galluresi, in gran parte arzachenesi, tanto da far scattare una lunga attività investigativa con intercettazioni ambientali, telefoniche e pedinamenti, culminata nel mese di marzo del 2018.

Per tutte e 13 le persone coinvolte il gip del tribunale di Tempio aveva disposto il giudizio immediato, ma poi quasi tutti gli imputati hanno scelto il patteggiamento.

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