In Gallura la crisi da Covid cancella 14mila posti di lavoro stagionali
Il segretario Cisl, Mirko Idili: "La crisi più profonda da 50 anni. Tre le leve su cui agire. cantieri stradali, rischio idrogeologico ed Air Italy"
OLBIA.La crisi post pandemia contagia l’economia gallurese e straccia 14mila contratti estivi. La mini-stagione tra gel e mascherine, cominciata a luglio e interrotta a metà agosto dopo il boom di contagi da discoteca, ha tagliato un terzo secco della forza lavoro.
I dati Aspal 2020 messi a confronto nel periodo febbraio-settembre con quelli dell’anno precedente raccontano il momento nero della macchina turistica gallurese che si nutre delle attività stagionali del sole e del mare. Una debacle delle buste paga a tempo le cui conseguenze più gravi si vedranno all’inizio del 2021.
«Per la Gallura questa è la crisi più profonda da 50 anni a questa parte – commenta il segretario generale Cisl Gallura Mirko Idili –. Una crisi economica destinata a diventare crisi sociale".
Tre le leve su cui agire: cantieri per le infrastrutture stradali come Olbia-Arzachena e Olbia-Monte Pino Tempio; cantieri per il rischio idrogeologico; Air Italy.
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