La Nuova Sardegna

Olbia

Didattica a distanza il teatro in classe all’istituto Panedda

di Marco BIttau
Didattica a distanza il teatro in classe all’istituto Panedda

La pacifica “intrusione” della compagnia LiberaImago Il tema: una divagazione su Boccaccio e Luis Sepúlveda

03 dicembre 2020
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OLBIA. Non tutta la didattica a distanza vien per nuocere. È il caso dell’istituto tecnico Panedda dove la pacifica “intrusione” di una compagnia teatrale nel bel mezzo di una lezione in streaming per divagare su grandi figure della letteratura, come Boccaccio o Luis Sepúlveda, suggerisce un approccio diverso agli argomenti trattati ogni giorno. Rapiti ed entusiasti gli studenti che, forse, si sono anche un po’ riconciliati con quell’oggetto sempre misterioso che è la didattica a distanza.

Sono tre classi dell’istituto Panedda che in una “Google classroom” hanno ospitato la compagnia teatrale napoletana LiberaImago, costituita da Francesca Borriero, Roberto Ingenito, Francesco Luongo e Fabio Pisano. Gli attori, che da anni includono nelle loro tournée Olbia (l’ultima loro presenza in città risale allo scorso 13 febbraio con “Il mare non ha porte”) e la Sardegna, terra alla quale sono legati da un profondo affetto, hanno presentato il progetto “Di VariAzioni per tema”, che prevede appunto una loro pacifica “incursione” virtuale in una classe, virtuale anche questa, della durata di 30 minuti circa. Si tratta di “divagare” artisticamente su grandi maestri della letteratura italiana o straniera con lo scopo di stimolare l’approccio a un testo da angolazioni diverse. Un esempio delle grandi potenzialità della didattica a distanza, qualora se ne facesse buon uso.

Nel caso del Panedda, gli studenti della 1A Tur e della 1 C Tur hanno optato per la divagazione su Luis Sepúlveda e il suo romanzo forse più popolare, “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”, mentre la 2 A Tur per quella su Giovanni Boccaccio e il “Decameron”, con particolare riferimento alla novella “Federigo degli Alberighi”.

«Se il porto di partenza – dice la promotrice e curatrice del progetto, l’insegnante Anna Grazia Russu – era una pagina letteraria, quello di approdo si è rivelato l’essere umano nelle diverse sfaccettature, comprese quelle più attuali dell’accoglienza dell’altro, della solidarietà e del rispetto. Interessante la restituzione ideologica dei discenti, che, benché in piena adolescenza, si sono mostrati molto attenti e critici – più di quanto l’età induca ad immaginare – alle dinamiche storiche ed empatici in relazione alle sorti del cosiddetto diverso».

Gli incontri a distanza, che si sono svolti il 24, 25 e 30 novembre, sono stati preceduti da una serie di laboratori, letterari e tecnologici, e di dibattiti, sempre coordinati dall’insegnante Anna Grazia Russu, al fine di favorire una partecipazione degli alunni attiva e consapevole. Ogni intervento si è aperto e chiuso con l’interpretazione di brani scelti dell’opera di riferimento. Nel corso della lezione è stata anche illustrata la biografia degli autori. Prima di salutare, gli artisti si sono trattenuti per conversare in libertà con gli studenti. Tanta curiosità e tante domande da parte dei ragazzi, sia sul teatro che sulle esperienze lavorative della compagnia, a conferma dell’interesse enorme suscitato dall’iniziativa che gli stessi studenti auspano naturalmente di ripetere al più presto.

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