La Nuova Sardegna

Olbia

«Sono positivo al Covid». Magliulo chiude il tribunale di Tempio

«Sono positivo al Covid». Magliulo chiude il tribunale di Tempio

Il presidente lo comunica su Fb, si mette in quarantena e lavora da remoto Nei giorni scorsi l’allarme della Camera penale: troppa gente alle udienze

06 dicembre 2020
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OLBIA. Il Covid-19 ritorna in tribunale e colpisce il suo numero uno, il presidente Giuseppe Magliulo. È stato lo stesso giudice, con grande trasparenza, a renderlo noto ieri sera con un lungo post su Facebook: «Nonostante tutte le precauzioni possibili, purtroppo ho appena saputo di essere positivo a questo maledetto virus. Ho fatto subito anche un altro tampone per avere assoluta certezza ma in ogni caso sono e sarò in quarantena. Ho per ora sintomi non gravi, spero continui così».

Il presidente del tribunale di Tempio spiega anche la decisione di divulgare la notizia sul suo profilo social: «Bisogna evitare qualunque silenzio dovuto a un incomprensibile senso di colpa e di vergogna sia perché sto ricevendo tantissimi affettuosissimi messaggi in privato e telefonate, ma anche – prosegue – perché sto continuando ad occuparmi seppure da “remoto” dell’ufficio, organizzando chiusura, sanificazione, rinvii delle udienze, quarantene per i contatti più stretti, richiesta di tamponi a tappeto per tutti i giudici e collaboratori ecc.».

Magliulo assicura che non si fermerà: «Ho cercato e cercherò, se il buon Dio vorrà, con tutte le mie energie di continuare a lavorare al servizio di ciascuna persona che si rivolge a noi per domandare giustizia». Il 7 dicembre, il tribunale resterà chiuso. Tutte le attività sono sospese in attesa di un nuovo via libera che consenta a tutti di tornare nel palazzo in sicurezza. Suona quasi profetico, quindi, l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal direttivo della Camera penale della Gallura, presieduto dall’avvocato Giovanni Azzena.

«Adottare comportamenti e modelli rigorosi per scongiurare, per quanto possibile, il rischio di contagio» ha scritto al presidente del tribunale rimarcando la necessità di provvedimenti ancora più restrittivi rispetto a quelli attuati finora per impedire che si creino assembramenti nei corridoi o nelle aule di udienza del palazzo di giustizia.

«Preso atto dell’evoluzione della pandemia e del notevole incremento dei contagi e dei decessi – hanno scritto i penalisti a Magliulo – riteniamo che anche nei nostri uffici giudiziari sia necessario adottare comportamenti e modelli rigorosi al fine di scongiurare, per quanto possibile, il rischio di contagio. Riteniamo, in linea col suo provvedimento dello scorso 30 giugno, che sia indispensabile e urgente ridurre la presenza contemporanea di più persone all’interno del palazzo di giustizia e in particolare nelle aule di udienza. Per questo, a nostro giudizio, riteniamo necessario calendarizzare in maniera più puntuale le udienze». Giuseppe Magliulo aveva già fatto sapere che era pronto a incontrare sia la Camera penale che il consiglio dell’Ordine degli avvocati. Poi, è arrivata la notizia della sua positività. (r.o.)
 

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