La Nuova Sardegna

Olbia

Avanzano i nuovi poveri e in trincea c’è la Caritas

Avanzano i nuovi poveri e in trincea c’è la Caritas

Al tempo del Covid sempre più persone si rivolgono delle Cittadelle della carità Le donazioni: in prima fila le offerte di Geasar e Generale conserve (As Do Mar) 

22 dicembre 2020
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OLBIA. Non sarà un Natale uguale per tutti, soprattutto in questo anno così tormentato dalla pandemia Covid. Ai poveri di sempre, che abitualmente bussano alle porte delle Caritas parrocchiali e alle Cittadelle della carità diocesane, in questo tempo si aggiungono anche i nuovi poveri, diventati tali a causa della crisi economica e sociale causata dalla pandemia da Covid-19. Un tunnel di disperazione di cui ancora non si intravede la luce all’orizzonte.

Eppure, per far fronte a questa difficile situazione, con l’aumento delle erogazioni aumentano anche i gesti di buon cuore e generosità sconfinata da parte di privati cittadini, enti pubblici, attività commerciali e di imprese. Impossibile, e nemmeno opportuno, elencarli tutti.

Per il significativo ruolo che svolgono nell’economia del territorio gallurese, due interventi meritano attenzione: le offerte giunte alla Caritas diocesana da parte della Geasar e dalla Generale conserve spa con il marchio As Do Mar, tra le aziende leader nella produzione del tonno in scatola.

La Geasar, che ogni fine anno, la sera del 31 dicembre, organizzava una cena per un centinaio di poveri della di Olbia e del territorio nel ristorante Cortesa, nell’Aviazione generale, non essendo ciò possibile quest’anno per le restrizioni sanitarie anti Covid, ha voluto sostituire l’abituale appuntamento con l’offerta di 10 mila euroda destinare all’acquisto di generi alimentari che verranno distribuiti nelle Cittadelle della carità diocesane. La Generale conserve, dal canto suo, aderendo insieme ad altre sigle al progetto Insieme per la Sardegna, promosso dalla Confindustria, ha destinato alla Caritas diocesana 87 cartoni di tonno As Do Mar, per un totale di 8.352 scatolette.

«Il vescovo Sebastiano Sanguinetti – spiega la Diocesi di Tempio – ha inviato alla Geasar, nella persona ad Silvio Pippobello e alla Generale conserve, nella persona di Rossella Perra, un vivo ringraziamento per la sensibilità sociale dimostrata con tale gesto. Ma il ringraziamento del vescovo, a nome delle migliaia di persone e famiglie bisognose che si rivolgono alla Caritas diocesana, va agli innumerevoli anonimi sostenitori delle opere di carità della Chiesa».(m.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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