La Nuova Sardegna

Olbia

Covid, il volontariato fa il boom

di Dario Budroni
Covid, il volontariato fa il boom

Libere Energie: «È stato un anno duro, il virus ha portato povertà: ma tanti sono venuti ad aiutare»

14 gennaio 2021
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OLBIA. I volontari si potevano contare sulle dita di una mano. Giravano a bordo di un vecchio Pandino e in silenzio, tra vicoli e baracche, distribuivano coperte e pasti caldi. L’associazione Libere energie, nel 2010, era nata così. Senza soldi né mezzi. Ma il tempo è passato e adesso, undici anni più tardi, la onlus fondata e guidata da Ginetto Mattana si presenta come una delle associazioni più importanti della città. Solo nel 2020, l’anno della pandemia e del tonfo dell’economia, i volontari operativi per le strade della città hanno sfiorato quota 40.

«È stato un anno particolare, davvero molto duro. Ma devo dire che allo stesso tempo è venuta fuori la voglia di dare una mano e di mettere a disposizione il proprio tempo. Sono arrivati tanti nuovi volontari e molti privati ci hanno sostenuto con le donazioni» dice Mattana.

In prima linea. L’associazione, da sempre dalla parte degli ultimi e con una attenzione particolare nei confronti dei senzatetto, nel 2020 ha dovuto in parte rivoluzionare la sua missione. Non più solo il sostegno a chi una casa non ce l’ha, ma anche un aiuto concreto a chi, a causa del coronavirus, non ha più un lavoro. «Durante il lockdown siamo arrivati a 38 volontari operativi. Ci si occupava della spesa, delle merende, delle consegne – spiega Stefania Perra, segretaria di Libere energie –. Anche io sono arrivata in quel periodo. Nella mia testa c’era la volontà di aiutare le persone in difficoltà. E c’è stata una vera e propria catena solidale. La mattina la dispensa si svuotava e la sera si riempiva di nuovo. Arrivava sempre una nuova donazione». Centinaia le persone aiutate da Libere energie, che, come altre associazioni, si occupa anche di distribuire gli aiuti messi in campo dal Comune.

Lavoro continuo. Libere energie, che ha la sede in via Bramante, si sostiene grazie ai bandi comunali e al sostegno di soci, volontari, amici e semplici donatori. In più organizza anche eventi culturali con artisti, poeti e musicisti. «Nel 2020 abbiamo ricevuto molto, ma abbiamo dato davvero tutto. A novembre, per esempio, non avevamo neanche più i soldi per pagare l’affitto. Poi però sono arrivati nuovi aiuti e ce l’abbiamo fatta» dice con il sorriso il presidente Mattana, mentre la vicepresidente è Roberta Mereu. Il grosso del lavoro si è sviluppato durante il lockdown, ma c’è da dire che i mesi successivi non sono stati proprio da meno. «La situazione è sempre delicata – sottolinea Mattana –. I poveri sono aumentati. E i prossimi mesi saranno particolarmente duri, perché sono tante le persone che al momento non hanno un lavoro». Tra i tanti volontari di Libere energie anche Paula Mitrache, in arte Haiducii, 43 anni, la cantante romena e ormai olbiese d’adozione che nel 2004 aveva conquistato l’Europa con il brano «Dragostea din tei». «Questa associazione è come una scuola, è un’esperienza che ti riempie il cuore» dice lei, davanti alla sede della onlus.

Il futuro. Emergenza a parte, Libere energie nei prossimi mesi proverà ad avviare il progetto «Nuova strada». L’obiettivo è coinvolgere alcune persone attraverso corsi di inclusione, di formazione e di orientamento al lavoro. «L’assistenzialismo va bene, continueremo a farlo, ma le persone hanno bisogno di lavorare. Ci piacerebbe anche lanciare una piccola attività imprenditoriale. Ci proveremo» conclude Mattana.

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