La Nuova Sardegna

Olbia

Gallura, la scuola in primo piano

di Giuseppe Pulina
Gallura, la scuola in primo piano

Il rapporto Eurispes: fornire uno strumento propedeutico alle politiche di orientamento per i giovani

11 febbraio 2021
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TEMPIO. Un’alleanza strategica tra un prestigioso istituto di ricerca, gli enti locali e le scuole superiori della Gallura. Da questa intesa è nato il nuovo rapporto di Eurispes sullo stato di salute del nord-est dell’isola, un’area sotto molti aspetti virtuosa, con numeri interessanti, non poche peculiarità rispetto al resto della Sardegna, ma anche con qualche criticità.

L’indagine, condotta da Carlo Marcetti e Angela Antona, membri del comitato scientifico di Eurispes Sardegna, è costata non poca fatica, ma tutti gli amministratori che hanno seguito la presentazione del report non hanno esitato a definirla uno strumento utile per le prossime pianificazioni. Analogo apprezzamento hanno formulato i dirigenti scolastici delle scuole galluresi (Concetta Cimmino, Gian Luca Corda, Francesca Spampani) che hanno assistito al battesimo del report, il cui scopo è quello di gettare un ponte tra analisi economica e politiche di orientamento.

«Questo perché – ha dichiarato Gian Maria Fara, presidente di Eurispes – se la vocazione economica della Gallura è chiara a tutti, non deve esserlo meno la necessità di orientare gli obiettivi professionali con le vocazioni del territorio». Parole condivise dai sindaci di Tempio e Calangianus, Gianni Addis e Fabio Albieri, e dal presidente dell’Anci Emiliano Deiana, tutti testimonial della presentazione pubblica del report, insieme a Gerolamo Balata, direttore regionale dell’istituto di ricerca, Andrea Biancareddu, assessore regionale alla Pubblica istruzione e Fabio Tore, dell’assessorato alla Programmazione. Definito da Addis come il fedele specchio analitico del territorio, il documento è un mare magnum di numeri e osservazioni che Carlo Marcetti ha provato a sintetizzare. L’assunto di base è quello indicato da Balata: «Fornire un lavoro propedeutico alle politiche di orientamento delle scuole del territorio». Ed è a queste che Marcetti si è soprattutto rivolto, esortando a programmare con attenzione indirizzi di studio per non formare profili professionali che i futuri scenari potrebbero trovare troppo specifici e poco utilizzabili. I numeri illustrati dall’economista raccontano di un nord-est che è sempre più la principale polarità d’accesso dell’isola. Oggi il 47% dei passeggeri da e per la Sardegna fa scalo in un porto o in un aeroporto della Gallura. Ci sarebbe poi il dato spesso sottovalutato della movimentazione di passeggeri nei porti di Santa Teresa Gallura e Palau, che, per i numeri registrati, sono tra i primi dell’isola. I numeri dicono anche che la destagionalizzazione è ancora un obiettivo lontano perché nel 2019 la maggiore concentrazione di passeggeri si è registrata nel periodo compreso tra giugno e settembre. Un periodo in cui, secondo Angela Antona, la Sardegna può mettere in mostra le straordinarie risorse del suo immenso patrimonio culturale.

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