La Maddalena, il sindaco Lai: «Zona rossa ipotesi concreta»
La consigliera Giudice: «Allarmismo ingiustificabile». Intanto l'Igiene pubblica "libera" alcune classi della scuola di via Carducci chiusa dopo il caso di variante inglese
LA MADDALENA. «La possibilità di istituire una zona rossa è concreta. Ma sono in attesa delle integrazioni sui dati dei contagi che ho richiesto». Il sindaco Fabio Lai affida a un video messaggio su Facebook il suo pensiero.
E prova a spiegare perchè ieri sera, 24 febbraio, con un post poco prima delle 20 ha annunciato la firma degli atti per istituire la zona rossa, salvo poi fare marcia indietro tre ore dopo. «Prima di prendere questa decisione è opportuno conoscere i dati reali Covid positivi con variante inglese, che a oggi non ho».
Alunni liberi. Nel frattempo l'istituto di Igiene pubblica della Assl di Olbia ha "liberato" i bambini di una classe quinta dell'istituto Carducci. La scuola era stata chiusa lunedì dopo il primo sospetto caso di variante inglese riscontrato su una bambina di 11 anni. Liberati anche i genitori e i parenti dei piccoli, risultati tutti negativi al tampone. In totale sono stati eseguiti 145 test.
La richiesta dell'Igiene pubblica. Dal 24 febbraio, sul tavolo del sindaco, c'è una richiesta dell'Ufficio Igiene pubblica di istituzione di zona rossa che così recita. «Vista la rapida impennata di casi della variante Voc202012/01, diventata ingravescente giorno per giorno, si chiede per motivi di sanità pubblica l'istituzione della zona rossa nel comune di sua competenza per un periodo di due settimane».
Allarmismo ingiustificabile. «L'allarmismo creato nella serata di ieri dal sindaco poco prima delle 20 attraverso un post su Facebook è ingiustificabile - afferma la consigliera di opposizione, Rosanna Giudice -. Non si può scrivere: "La notizia che non avrei voluto dare è arrivata, provvedimento difficile ma doveroso". E aggiungere "niente allarmismi". Se annunci che stai per per firmare un provvedimento di chiusura dell'isola, stai generando inevitabilmente allarmismo e panico in una comunità già provata. Con attività commerciali che per ore si sono domandate come avrebbero fatto il giorno successivo, quando sarebbe scattata la zona rossa, chi avrebbe potuto aprire e chi no. Una incertezza che ha fatto male a tutti, sia dal punto di vista emotivo che economico».
Più serietà. L'ex sindaca non usa giri di parole. «Quando si è la massima autorità sanitaria e ufficiale di governo certe cose non possono e non devono accadere - aggiunge Giudice -. Fino a qualche giorno fa ci era stato detto che eravamo a un passo dalla zona bianca, che era tutto sotto controllo e adesso ci troviamo a un passo dalla zona rossa».
Giudice pesta poi le mani alla Assl e alla Regione. «E menomale che i pianeti erano allineati e che adesso, con questo sindaco, La Maddalena avrebbe avuto informazioni di prima mano e un occhio di riguardo da parte della Regione in virtù dell'allineamento politico - attacca -. Al quarto giorno dal primo sospetto caso di variante inglese alla Maddalena, il sindaco ci dice che non conosce ancora quanti sono i positivi nell'isola. Una situazione di incertezza generale aggravata dalle condizioni in cui versa il nostro ospedale. Il primo cittadino passi meno tempo sui social e vada a sbattere i pugni sul tavolo della Regione sua amica per difendere il diritto alla salute di noi tutti».
Porta aperta alla collaborazione. Giudice si fa poi portavoce dell'intera opposizione consiliare. «Noi ci siamo sempre resi disponibili a collaborare con la maggioranza sul tema della sanità - conclude -, posizione che ho ripetuto anche in consiglio comunale dove sono stata apostrofata di essere ripetitiva sul tema. La verità è che, pur volendo collaborare, il sindaco non ci mette nelle condizioni di farlo e questo ci dispiace molto. In momenti come questi, gli appelli all'unità e al confronto, devono essere riempiti di contenuti». (serena lullia)