La Nuova Sardegna

Olbia

Il nuovo stadio a Tilibbas l’area è stata individuata

di Giandomenico Mele
Il nuovo stadio a Tilibbas l’area è stata individuata

L’idea è quella di realizzare una nuova struttura polifunzionale per eventi diversi Dovrà sostituire lo storico Nespoli che ricade in area ad alto rischio idrogeologico

28 febbraio 2021
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OLBIA. Uno stadio polifunzionale, nato per il calcio ma che potrà ospitare anche altri eventi. Il Comune di Olbia ha individuato un’area nella zona di Tilibbas, dietro via dei Lidi, molto vicina a viale Aldo Moro e la zona industriale. Un’area limitrofa a un grande hotel cittadino e ben collegata con porto ed aeroporto.

L’investimento sarebbe importante, nell’ordine di alcuni milioni di euro.

Dal Comune e dall’assessorato allo Sport, al momento, non vogliono rilasciare nessuna dichiarazione ufficiale. La situazione sanitaria provocata dalla pandemia e le imminenti elezioni amministrative consigliano prudenza. Siamo ancora in fase preliminare, ma sarebbe già disponibile una bozza di uno studio di fattibilità.

Il nuovo stadio. La costruzione di un nuovo stadio andrebbe in primo luogo incontro alle esigenze dell’Olbia Calcio, la società sportiva più rappresentativa della città, che milita nel campionato nazionale di serie C, per la Lega Pro. Il Bruno Nespoli, lo stadio che ospita le partite della squadra, è un impianto obsoleto, che ha avuto di recente una piccola ristrutturazione con l’ampliamento della tribuna coperta e le nuove poltroncine. Ma si trova in zona HI4, a tutela integrale a causa dell’elevato rischio idrogeologico, una di quelle più colpite dalla tragica alluvione del 2013. Se si vuole puntare a un impianto più moderno, si deve cambiare indirizzo. Lì, al Bruno Nespoli, non si potrà dunque mettere nemmeno un mattone in più.

La sinergia. Così il Comune ha individuato una nuova area dove costruire un impianto dedicato in primo luogo al calcio, ma che potrebbe nella prospettiva indicata anche dallo stesso presidente dell’Olbia Calcio, Alessandro Marino, diventare «un impianto moderno, piccolo ma vivo, polivalente, una fonte di entertainment per tutta la città». La crisi del Geovillage, che ha chiuso momentaneamente le strutture sportive per questioni giudiziarie, priva l’Olbia Calcio e molte altre società sportive della città di campi da gioco dove potersi allenare. Sia l’Olbia che l’Hermaea, la squadra di pallavolo che milita in serie A2, sono state costrette ad emigrare a Golfo Aranci per svolgere gli allenamenti la prima, le gare di campionato la seconda. Un nuovo impianto, che vedrebbe il calcio come sport di riferimento, coinvolgerebbe proprio l’Olbia del presidente Alessandro Marino nella gestione, attraverso politiche di marketing e sponsorizzazione che sarebbero funzionali a migliorare qualità ed iniziative. Lo stadio deve essere un impianto moderno, che produce utili di per sé, a prescindere dagli eventi che ospita.

Il Nespoli. L’Olbia Calcio, intanto, ha ottenuto per la stagione in corso la disponibilità dello stadio “Bruno Nespoli”, potendosi così iscrivere al campionato di serie C.

L’amministrazione comunale aveva concesso in uso la struttura pubblica alla società, con un affidamento diretto in attesa che venisse completato l’iter per le procedure ad evidenza pubblica che devono disciplinare la gestione delle strutture sportive di proprietà comunale.

La società Olbia Calcio 1905 ha così la disponibilità in uso dell’impianto del “Bruno Nespoli”, per lo svolgimento delle attività di propria competenza tra cui quelle agonistiche organizzate dalla Lega Italiana calcio professionistico.

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