VOTO UNANIME DEL consiglio
Anche Luras tra le “Città del vino”
Il paese entra a far parte dell’associazione che sostiene i Comuni
01 aprile 2021
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LURAS. Luras tra le "Città del vino". Una scelta che era attesa in paese da tanti, perché i vignaioli luresi sono conosciuti ovunque, siano essi amatoriali, siano professionisti (cantine, piccoli produttori). Esiste anche la Confraternita del Nebiolo, vino che assieme al vermentino caratterizza molto le estese vigne luresi.
E, così, a porre un sigillo dovuto al paese è stato qualche giorno fa il consiglio Comunale di Luras al completo: la decisione infatti è stata votata all'unanimità.
«Era una cosa dovuta da tempo - spiega Rosario Menconi, assessore alle attività produttive, agricoltura e ambiente, che ha seguito tutto l'iter per il municipio lurese -. In paese abbiamo delle eccellenze e la vigna ce l'hanno quasi tutti. Per molti è un hobby, per molti invece rappresenta un grande lavoro. Come amministrazione siamo contenti che il punto sia passato all'unanimità».
La sindaca Marisa Careddu non ha dubbi: «Ringrazio l'intero consiglio comunale che ha recepito l'importanza. Sono contenta di questo risultato importante. Luras ha un immenso tesoro legato al mondo del vino. Per questo non ho esitato un solo attimo quando è arrivata l’occasione per il Comune di Luras di entrare a far parte di “Città del Vino”. Perché esso, in questa nostra terra, coniuga radici e ali, tra i vecchi che tramandano saggezza ed esperienza e i giovani assetati di apprendere e di volare, restando».
L'Associazione nazionale Città del Vino è nata in Toscana il 21 marzo 1987 grazie all'intuizione di 39 sindaci. L’obiettivo dell’associazione è quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro.
«Era qualcosa di dovuto - chiude l’assessore Rosario Menconi - che costa alle casse comunali solo 700 euro all'anno come quota partecipativa». (s.d.)
E, così, a porre un sigillo dovuto al paese è stato qualche giorno fa il consiglio Comunale di Luras al completo: la decisione infatti è stata votata all'unanimità.
«Era una cosa dovuta da tempo - spiega Rosario Menconi, assessore alle attività produttive, agricoltura e ambiente, che ha seguito tutto l'iter per il municipio lurese -. In paese abbiamo delle eccellenze e la vigna ce l'hanno quasi tutti. Per molti è un hobby, per molti invece rappresenta un grande lavoro. Come amministrazione siamo contenti che il punto sia passato all'unanimità».
La sindaca Marisa Careddu non ha dubbi: «Ringrazio l'intero consiglio comunale che ha recepito l'importanza. Sono contenta di questo risultato importante. Luras ha un immenso tesoro legato al mondo del vino. Per questo non ho esitato un solo attimo quando è arrivata l’occasione per il Comune di Luras di entrare a far parte di “Città del Vino”. Perché esso, in questa nostra terra, coniuga radici e ali, tra i vecchi che tramandano saggezza ed esperienza e i giovani assetati di apprendere e di volare, restando».
L'Associazione nazionale Città del Vino è nata in Toscana il 21 marzo 1987 grazie all'intuizione di 39 sindaci. L’obiettivo dell’associazione è quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro.
«Era qualcosa di dovuto - chiude l’assessore Rosario Menconi - che costa alle casse comunali solo 700 euro all'anno come quota partecipativa». (s.d.)
