La Nuova Sardegna

Olbia

Monte Pino tre periti al lavoro sulle cause del crollo della strada

Monte Pino tre periti al lavoro sulle cause del crollo della strada

OLBIA. Novanta giorni per accertare le cause del crollo della strada di Monte Pino dove, il 18 novembre 2013, morirono tre persone. È il tempo chiesto al tribunale dai tre periti Francesco Faccini...

09 aprile 2021
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OLBIA. Novanta giorni per accertare le cause del crollo della strada di Monte Pino dove, il 18 novembre 2013, morirono tre persone. È il tempo chiesto al tribunale dai tre periti Francesco Faccini (al posto di Alfonso Bellini che ha rinunciato perché oberato di lavoro), Roberto Ranzi e Massimo Losa, incaricati di eseguire una perizia sulle cause del crollo della provinciale 38. Ieri il conferimento dell’incarico da parte del giudice Camilla Tesi. Lungo l’elenco dei quesiti a cui dovranno rispondere. I periti dovranno accertare i motivi che hanno determinato il crollo della provinciale nel tratto di Monte Pino, indagando sia sul fronte metereologico e quindi sull’eccezionalità dell’evento, sia sul fronte strutturale e, quindi, sull’eventuale stato di ammaloramento del tubolare che attraversava la strada. La difesa ha chiesto un’integrazione dei quesiti: considerato che il dato pluviometrico preso in considerazione dalla Procura fa riferimento a Putzolu, è stato chiesto ai Ctu di accertare se il dato possa essere stato differente a Monte Pino. L’integrazione è stata chiesta dall’avvocato Angelo Merlini che difende, insieme all’avvocato Donatella Corronciu, il dirigente della viabilità della Provincia Olbia Tempio, Pasquale Russo. Alla richiesta si sono associate tutte le difese. Imputati insieme a Russo, Giuseppe Mela, dirigente della viabilità nella Provincia di Sassari, e i geometri della Provincia Olbia Tempio, Francesco Prunas e Graziano Sini. (t.s.)

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