Olbia, il sindaco Nizzi: «La zona bianca è stata un errore»
Il primo cittadino fa mea culpa dopo il record di casi in città. «Era troppo bella e ci siamo sentiti troppo liberi»
OLBIA. L'euforia da zona bianca e il braccio di burro dei controlli regalano alla città il triste record di contagiati da inizio pandemia. Di fronte a 429 positivi e un migliaio di persone in quarantena il sindaco Settimo Nizzi fa mea culpa. «La zona bianca è stata un errore - dice -. Era troppo bella, eravamo felici e ci siamo sentiti troppo liberi. Come quando lo scorso anno eravamo contrari al passaporto sanitario, perché pensavamo che fosse meglio contrarre il virus che morire di fame. Un errore che abbiamo pagato dopo ferragosto con i numeri di settembre».
Meno di due settimane fa il primo cittadino si complimentava con gli olbiesi e con i titolari dei locali per il rispetto delle regole. Ora è lo stesso Nizzi a definire la situazione seria. «La zona bianca ci ha messo in circolazione un po’ tutti e la terza ondata, come accaduto nel 2020, ha fatto aumentare i casi. In più i nostri concittadini non sono stati attenti. Quando uno ha la febbre o dei sintomi di un possibile stato influenzale deve restare a casa. Nel dubbio tra Covid e influenza, uno non deve uscire».
Il primo cittadino chiarisce la situazione degli ospedali. «Sono pieni sia il Mater che il Giovanni Paolo II - conclude -. I medici stanno mandando a casa i pazienti con problemi respiratori con cure farmacologiche e ossigenoterapia a domicilio. I casi più gravi vengono trasferiti a Sassari».