La Nuova Sardegna

Olbia

Geovillage, attesa per le sorti della Real Effegì

di Tiziana Simula
Geovillage, attesa per le sorti della Real Effegì

Il tribunale deve decidere se ammettere il piano di rientro del debito o se dichiarare il fallimento

15 aprile 2021
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Resta appeso al filo della decisione del tribunale fallimentare il futuro della Real Effegì di Fabio Docche (figlio di Gavino Docche) che ha gestito fino al 31 dicembre scorso il mega complesso turistico-alberghiero e sportivo Geovillage. A conclusione dell’udienza di ieri, il collegio dei giudici che deve decidere se ammettere o meno il piano di rientro del debito presentato dal pool degli avvocati di Docche, si è riservato.

Lo scioglimento della riserva avverrà in questi giorni, al massimo entro lunedì prossimo.

Nel corso di un’animata udienza fallimentare la società, attraverso i suoi difensori, gli avvocati Bruno Cuccu, Luigi Bottai e Pasquale Ramazzotti, ha risposto alle domande e fatto diverse precisazioni anche sulle integrazioni delle produzioni documentali depositate.

Col piano presentato, la società mette mano ai conti in rosso per evitare il fallimento chiesto dalla Procura di Tempio, attraverso il sostituto procuratore Luciano Tarditi. Un piano che dovrà coprire i debiti che si aggirano sui sette milioni di euro e che riguardano soprattutto l’erario. Il tribunale fallimentare, valutati i conti e le opportunità, dovrà decidere se accettare il piano di ristrutturazione del debito, e quindi ammettere definitivamente la società al concordato, o se rifiutarlo, e dichiarare il fallimento.

Nel caso in cui la risposta fosse positiva, la Real Effegì comincerà a mettere i soldi per ripianare i debiti nel corso di tre anni.

Intanto al Geovillage è in corso l’inventario da parte della Real Effegì e dei curatori fallimentari della Sviluppo Olbia fallita (la società proprietaria del compendio di zona industriale) per la riconsegna del mega complesso, chiuso da prima di Natale.

La società di Fabio Docche sta garantendo la guardiania dei 44mila metri quadri del Geovillage per evitare la dispersione del valore immobiliare che, inevitabilmente, comincia ad accusare gli effetti nefasti della chiusura.

Il fallimento della Real Effegì è stato chiesto dal sostituto procuratore Luciano Tarditi nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Tempio per presunta turbativa d’asta che coinvolge il patron Gavino Docche (a cui viene contestata anche la bancarotta fraudolenta), il figlio Fabio, il direttore del Cipnes Aldo Carta e il curatore fallimentare Giancarlo Fenu.

Nell’ottobre scorso, il collegio dei giudici aveva ammesso la Real Effegì al concordato preventivo. Il consulente tecnico della Procura di Tempio ha accertato un debito che si aggira sui sette milioni di euro, comprese le posizioni con l’erario non definite e i costi per la gestione del compendio.

Nel 2017 il tribunale di Tempio aveva affidato la gestione del Geovillage alla società di Fabio Docche (in virtù del diritto di prelazione) che l’ha gestito fino al 31 dicembre scorso.



In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative