La Nuova Sardegna

Olbia

Uno spiraglio per la cassa integrazione

Uno spiraglio per la cassa integrazione

I lavoratori Air Italy manifestano a Roma. La vice ministra Todde: «Lavoriamo per una proroga almeno sino a dicembre»

15 aprile 2021
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OLBIA. Si leva alto a Roma il grido di protesta dei lavoratori Air Italy in pista di lancio per il licenziamento collettivo, a partire dal 30 giugno. Ieri hanno partecipato in forze alla manifestazione dei lavoratori del trasporto aereo nazionale – oltre 1500 persone con centinaia di cassintegrati di Air Italy – davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico.

Nell’economia della giornata di protesta Alitalia ha fatto la parte del leone, ma una delegazione sindacale (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Anpav) è stata comunque ricevuta dalla dalla vice ministra Alessandra Todde. Sul tavolo le questioni centrali della vertenza: l’esigenza sacrosanta che i dipendenti Air Italy siano trattati con pari dignità rispetto a tutti gli altri lavoratori del comparto e che possano quindi beneficiare della proroga della cassa integrazione in scadenza il 30 giugno. «Abbiamo anche rappresentato alla vice ministra l’opportunità di ricercare partner industriali privati che rilevino gli asset della compgnia sarda ancora nella disponibilità dei liquidatori – dice Marco Bardini dell’Anpav – al fine di favorire la nascita di un vettore regional che operi la continuità territoriale da e per la Sardegna, impiegando il personale di stanza a Olbia e Milano Malpensa».

Di fronte ai lavoratori «l'esponente del Governo si è impegnata a lavorare per ottenere una proroga della cassa integrazione, almeno fino al 30 dicembre 2021», riferisce il consigliere regionale Roberto Li Gioi, presente all’incontro.

Resta il fatto che la competenza primaria sui dipendenti di Air Italy, in ragione della procedura di liquidazione in atto, spetta al ministero del Lavoro, come ha chiarito il ministro Giancarlo Giorgetti. «Ma aver ricevuto garanzie in merito al fatto che il Mise si sta adoperando affinché questi lavoratori continuino a ricevere gli ammortizzatori sociali – aggiunge Li Gioi – è un primo passo essenziale per consentire loro di portare avanti con serenità la vertenza».

Intanto l’umore dei lavoratori è nero. «Questo è un momento difficilissimo per il trasporto aereo e la manifestazione a Roma chiede un minimo di certezze – spiega il segretario territoriale della Fit Cisl gallurese, Gianluca Langiu –. La vertenza Air Italy è ancora più complicata, con la proprietà che ha avviato la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori. La prossima settimana discuteremo di questo e delle manifestazioni di interesse per l'acquisizione della società direttamente con i rappresentanti dell'azienda e con i liquidatori».

«Noi – aggiunge la segretaria territoriale Uiltrasporti del Nord Sardegna, Elisabetta Manca. – contestiamo in toto la procedura di mobilità avviata dall'azienda e con le altre sigle sindacali abbiamo organizzato una manifestazione in programma il 26 aprile, davanti a Villa Devoto, a Cagliari, con i 500 dipendenti Air Italy della Sardegna e chiediamo la partecipazione e il sostegno di sindaci, consiglieri regionali e rappresentanti istituzionali del nord Sardegna. La Regione deve dare risposte e schierarsi in prima linea per trovare una soluzione industriale concreta a questa vertenza. Abbiamo già detto che per noi la soluzione sarebbe la creazione di una compagnia regionale in grado di garantire la ricollocazione dei lavoratori con base nell'isola e allo stesso tempo di offrire ai sardi una vera continuità territoriale aerea». (m.b.)

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