La Nuova Sardegna

Olbia

Le ville in Costa Smeralda prime in Italia per il valore

di Stefania Puorro
Le ville in Costa Smeralda prime in Italia per il valore

Hanno superato quelle di Santa Margherita Ligure, Forte dei Marmi e Capri. Due manager raccontano il mercato

25 aprile 2021
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PORTO CERVO. Le ville della Costa Smeralda al primo posto in Italia per il loro valore. Balzano davanti a quelle di Santa Margherita Ligure (seconde), Forte dei Marmi e Capri e sono le uniche ad aver chiuso lo scorso anno con il segno +. Le lussuose residenze di Porto Cervo, Cala di Vole, Romazzino e La Celvia sono passate da un valore di mercato di 13mila euro al metro quadro di fine 2019 a uno di 14.500 euro al metro quadro di fine 2020 (+11,5%). Numeri, questi, ufficializzati dalla Banca dati delle quotazioni immobiliari, organo dell’Agenzia delle Entrate, e resi noti dal Consorzio Costa Smeralda. Ma l’incremento del valore è ancora più considerevole perché - come dimostrano i dati dell’ufficio tecnico del Consorzio Costa Smeralda - nel 2020, per via delle restrizioni, i rogiti nell’area consortile sono stati 90, quindi notevolmente inferiori ai 312 del 2019 e ai 271 del 2018.

E le vendite e gli affitti? Vanno a gonfie vele, nonostante l’anno duro della pandemia. Da poco, per l’estate 2021, è stato firmato un contratto di affitto di 2 mesi per una villa sul mare a un milione di euro e sempre di recente una delle più grosse vendite (qualche decina di milioni) è stata chiusa con una famiglia italiana. «Le nostre tante vendite sono niente rispetto a mercati come quello spagnolo o francese dove c’è molto più volume e quindi molto più da vendere - dice Julia Bracco, responsabile della storica agenzia Immobilsarda -. È raro che chi ha una villa sul mare possa venderla. Ma in ogni caso la domanda è notevolmente superiore all’offerta perché la Costa Smeralda è un paradiso verde con un mare meraviglioso di fronte dove non si può aggiungere nulla a tutto ciò che è già stato costruito nel totale rispetto dell’ambiente. Però, in Costa Smeralda, anche se lontano dalle spiagge, si continua a investire: c’è chi è felice di comprare un appartamentino dai 700mila euro al milione e c’è chi preferisce una villa in una zona residenziale, anche se in terza o quarta fila, spendendo 8-9 milioni di euro. Ma qui è importante sottolineare un aspetto, legato alla pandemia. La gente ha fatto un bilancio esistenziale e oggi dà più valore alla salute, alla natura e soprattutto alla famiglia. E chi ha la villa in Costa Smeralda, visto che viaggiare è difficile, cerca di trascorrere più tempo in Sardegna. Sono aumentati i clienti europei (inglesi, francesi e tedeschi) e tra loro molti hanno scelto di trasferirsi in Costa per diversi mesi, qualcuno per tutto l’anno. Con lo smart working, possono lavorare e far studiare a distanza i figli dedicando il tempo libero a sport nautici, pesca e natura».

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Quello della Costa Smeralda è un mercato che conosce bene anche lo Studio Brigaglia, sedi a Porto Cervo e Calangianus, che da oltre 40 anni si occupa di gestione tributaria, amministrativa e aziendale di privati e aziende. «Accanto alle consulenze fiscali, contabili e legali, nell’anno appena trascorso - racconta Claudia Brigaglia, figlia di Antonio, fondatore dello Studio - abbiamo garantito assistenza a tutti i nostri clienti nella compilazione delle autocertificazioni per farli sbarcare in Sardegna con i jet privati. Così come abbiamo dovuto soddisfare numerose richieste di potenziamento degli impianti wifi. Nello stesso tempo gestiamo i pagamenti per conto dei clienti, curiamo i rapporti con Comuni e Consorzio Costa Smeralda, ci occupiamo di assumere giardinieri e manutentori e abbiamo fatto in modo che tutti i lavoratori delle ville venissero costantemente sottoposti al tampone». Alle porte della nuova stagione estiva, Claudia Brigaglia parla anche di boom nel settore delle ristrutturazioni. «In questi mesi, il Piccolo Romazzino, è stato un cantiere a cielo aperto. C’è voglia di ripartire. E di voltare pagina».
 

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