La Nuova Sardegna

Olbia

Uomo salvato dal fegato di una 90enne

Uomo salvato dal fegato di una 90enne

L’organo donato da una donna morta a Olbia. L’Assl: «Grazie alla sua famiglia»

12 giugno 2021
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OLBIA. La donazione del fegato di un'anziana donna morta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, dov’era ricoverata da alcuni giorni, ha permesso di salvare un uomo in pericolo di vita per una grave patologia epatica. La decisione di donare gli organi della donna è stata assunta all'unanimità dai figli e dai nipoti della novantenne di origini cagliaritane ma da alcuni mesi trasferitasi a Olbia da una figlia. Un gesto di grande generosità che – sottolinea l’Assl di Olbia – ha trasformato il momento di dolore più grande per una famiglia nella speranza di vita per altri.

La donna era ricoverata in Rianimazione da una settimana in seguito a una ischemia cerebrale. Viste le sue condizioni, nella giornata di mercoledì 9 giugno, è iniziata la fase di osservazione per verificarne lo stato di morte celebrale. L’accertamento della morte – spiega una nota dell’Azienda sanitaria – si basa sulla verifica, per almeno sei ore consecutive, della contemporanea assenza dello stato di coscienza, di tutti i riflessi che coinvolgono l’encefalo, dell’attività respiratoria spontanea, dell’attività elettrica cerebrale. Solo in seguito al periodo di osservazione, è stato possibile, nella notte tra mercoledì e giovedì, avviare le procedure per la donazione degli organi da parte delle equipe della Rianimazione di Olbia e dell’ospedale Brotzu di Cagliari.

«I familiari, a cui va un sentito ringraziamento da parte di tutta l’Ats e l’Assl di Olbia – si legge nella nota –, hanno deciso di donare gli organi della donna: nonostante l'età avanzata, è stato possibile prelevare il fegato e trapiantarlo, giovedì mattina al Brotzu, a un ricevente in pericolo di vita per grave patologia epatica». «Per mezzo del progresso scientifico – spiegano dal reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II di Olbia – la donazione e il trapianto rappresentano una concreta speranza di vita per molte persona malate, con una qualità di vita precaria. Un gesto di grande altruismo che non ha prezzo ed è in grado di migliorare la vita di molte persone».

È il terzo espianto di organi eseguito a Olbia nel corso del 2021. La popolazione gallurese – conclude l’Assl – dimostra ancora una volta una grande sensibilità e sempre maggiore attenzione verso un tema delicato come la donazione di organi.



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