La Nuova Sardegna

Olbia

Traffico e spaccio di droga sedici olbiesi dal giudice

di Tiziana Simula
Traffico e spaccio di droga sedici olbiesi dal giudice

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, udienza preliminare fissata a settembre L’organizzazione era stata stroncata nel gennaio 2020 con un blitz della polizia

14 giugno 2021
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OLBIA. Il blitz antidroga era scattato all’alba del 31 gennaio 2020. In campo gli uomini del commissariato di Olbia, della Squadra mobile di Sassari e dei commissariati di Porto Cervo e Ozieri, supportati dalle unità cinofile antidroga e del reparto prevenzione crimine di Abbasanta. Una settantina gli uomini in campo per l’atto conclusivo di un’indagine su un vasto giro di spaccio di stupefacenti in città, durato un anno e mezzo, stroncato dalla polizia di Olbia: 16 le persone coinvolte, quasi tutti olbiesi o comunque residenti in città.

Chiusa l’inchiesta della Procura, ora, il pubblico ministero Ilaria Corbelli ha chiesto per tutti loro il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Tempio Caterina Interlandi che dovrà decidere se mandarli o meno a processo, è stata fissata al 9 settembre.

Imputati Massimiliano Chighini, Claudio Isoni, Salvatore Andrea Madau, Emanuele Molinas, Pietro Rosas, Giovanni Meloni, Marco Meloni, Michael Meloni, Ramazan Malo, Alessio Favia, Francesco Meloni, Giuseppe Secchi, Stefano Salis, Antonio Orlandi, Francesco Fadda, Francesco Eretta. Agli imputati vengono contestati diversi episodi di spaccio tra il 2018 e il 2019. Tutto era partito da un arresto fatto nel luglio del 2018: la polizia piombò in un appartamento di via Bach adibito a centrale dello spaccio. A quell’arresto ne seguirono altri tre, mentre arrivavano man mano nuovi riscontri come in un effetto domino, alimentato da appostamenti e intercettazioni.

Il blitz scattò intorno alle 6 del mattino. I poliziotti coordinati dal vice questore e dirigente del commissariato di Olbia, Fabio Scanu, e dal commissario Lino Collu, bussarono alle porte degli indagati per notificare il provvedimento del gip del tribunale di Tempio che aveva disposto per 11 di loro l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Due erano state raggiunte in carcere dalla notifica della misura cautelare, altre due, erano risultate in quel momento irreperibili, un’altra, infine, era stata denunciata a piede libero. L’indagine aveva portato complessivamente al sequestro di circa 500 grammi di eroina, 2 chili di marijuana, 50 grammi di cocaina e un considerevole numero di dosi cedute ai consumatori.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Cristina e Abele Cherchi, Guido Da Tome, Mario Perticarà, Giampaolo Murrighile, Vittorio Delogu, Vittorio Marroccu, Mario Delitala, Fabio Musilli.

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