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Olbia

Tempio, venerdì 9 il gup decide sul processo a Grillo Jr

Tempio, venerdì 9 il gup decide sul processo a Grillo Jr

Accusato con tre amici di aver abusato di una 19enne a Porto Cervo

08 luglio 2021
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TEMPIO PAUSANIA. Fine dei videomessaggi, dei processi sui social e sulla stampa, delle interviste nelle trasmissioni televisive: l'inchiesta che vede Ciro Grillo, figlio di Beppe, fondatore del M5s, e tre suoi amici accusati della presunta violenza sessuale di gruppo su una ragazza italo-norvegese di 19 anni e su una sua amica, avvenuta a Porto Cervo il 17 luglio 2019, entra nell'aula di un tribunale. Domani nel primo pomeriggio davanti alla gup di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, si aprirà l'udienza preliminare che potrebbe mandare a processo Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Un'udienza interlocutoria, definita dagli avvocati che difendono i quattro amici genovesi come «di smistamento». I legali degli imputati (Enrico Grillo, Sandro Vaccaro, Gennaro Velle, Romano Raimondo, Ernesto Monteverde e Mariano Mameli) hanno spiegato che domani non scopriranno ancora le loro carte davanti alla giudice.

«Si costituiranno le parti e si farà una calendarizzazione delle altre udienze. Non decideremo domani un eventuale rito abbreviato o l'eventuale risarcimento alla seconda ragazza», annunciano. I quattro amici si sono sempre dichiarati innocenti, sostenendo che la ragazza italo-norvegese era consenziente. «Un gioco ma poi siamo andati un pò più in là...», avrebbe detto Ciro Grillo nell'ultimo interrogatorio. Una versione opposta a quella del procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso e della sostituta Laura Bassani, che con la richiesta di rinvio a giudizio accusano Grillo jr e gli altri tre giovani di aver abusato della 19enne e della sua amica. La ragazza ha raccontato agli inquirenti di essere stata costretta a bere vodka, quindi stuprata prima dal solo Corsiglia e in un secondo momento anche dagli altri tre, conosciuti poche ore prima nella discoteca Billionaire. Grillo, Capitta e Lauria sono accusati anche di violenza sessuale nei confronti della seconda ragazza per delle foto oscene scattate mentre lei dormiva.

Video e foto di quanto successo nella villa di Beppe Grillo in Sardegna, ripresi dai quattro amici con i loro smartphone, sono agli atti del procedimento: per l'accusa proverebbero le violenze subite dalle ragazze, per la difesa testimonierebbero l'innocenza degli imputati. Nel fascicolo ci sono anche i tanti messaggi in chat fra gli amici genovesi e quelli fra le due ragazze. Non solo, l'avvocata Giulia Bongiorno, che rappresenta la 19enne italo norvegese, ha allegato agli atti interviste e servizi televisivi, nonché notizie e dichiarazioni apparse sui quotidiani in questi ultimi mesi, compreso l'audio di una telefonata di Vittorio Lauria, mandato in onda durante una trasmissione de «LA7». Due anni nei quali la vicenda giudiziaria è stata stretta in un rigoroso riserbo, tranne per gli ultimi mesi. A partire dal clamore mediatico e dalle polemiche politiche che si sono scatenate attorno al video di Beppe Grillo che ha difeso pubblicamente il figlio Ciro. Immagini demonizzate dai genitori della ragazza straniera che lo hanno definito come un tentativo di «cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati». (ANSA).

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