La Nuova Sardegna

Olbia

l’operazione della finanza nello scorso luglio 

Marijuana, 857 chili in un capannone a Telti: pubblicato il video

Marijuana, 857 chili in un capannone a Telti: pubblicato il video

OLBIA. La guardia di finanza ha pubblicato sul proprio sito il video del blitz messo a segno il 29 luglio scorso quando le fiamme gialle della Toscana in collaborazione con i colleghi di Olbia...

18 settembre 2021
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OLBIA. La guardia di finanza ha pubblicato sul proprio sito il video del blitz messo a segno il 29 luglio scorso quando le fiamme gialle della Toscana in collaborazione con i colleghi di Olbia sequestrarono 857 chili di infiorescenze di marijuana in due capannoni nelle campagne di Telti. L’operazione “Ferry Flower”, diretta dalla procura di Livorno, ha portato all’arresto di due persone, Attilio Cossu, 40 anni di Macomer, residente a Olbia, e Fabio Manai, 28 anni anche lui domiciliato a Olbia, tuttora in carcere, come già raccontato dalla Nuova Sardegna due mesi fa, in occasione del maxi sequestro di droga.Le perquisizioni in vari comuni della Sardegna erano scattate dopo l’arresto, avvenuto nel porto di Livorno, il 25 maggio scorso, di Attilio Cossu, scoperto con 20 chili di infiorescenze di marijuana illegale. La guardia di finanza spiega che il luogo del blitz (i capannoni nell’agro di Telti), sarebbe emerso da una conversazione social tra Cossu e Manai, persona che, stando alle accuse, avrebbe la materiale disponibilità dei due depositi incriminati. All’interno della chat erano disponibili video e foto raffiguranti gli immobili e diverse infiorescenze di marijuana nonché un bollettino postale inerente la fornitura di energia elettrica in Telti, intestato a una società cessata nel 1987 e il cui titolare era deceduto nel 2014. Dalle intercettazioni telefoniche sarebbe emerso come Cossu avesse la disponibilità di 8 quintali di cannabis che non riusciva a vendere. Gli avvocati dei due indagati, Antonello Desini e Marzio Altana, si dicono sorpresi per la pubblicazione del video a due mesi dai fatti. «Pubblicare un video, peraltro non messo a disposizione degli avvocati in occasione della convalida, sarà oggetto di opportune valutazioni difensive. Sono sicuro che già nella fase cautelare verrà accertata l'estraneità del mio assistito» dice Desini.

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