La Nuova Sardegna

CALANGIANUS. «Dobbiamo ricordare il sacrificio dei nostri caduti nelle guerre ma anche quello di chi si sacrifica per il bene comune, dagli operatori sanitari agli operatori del volontariato, della Protezione civile, in questo nostro tempo così difficile. Una ricorrenza, questa, per riaffermare che il sacrificio di tanti calangianesi non fu inutile e resta un esempio per tutti noi. Per questo, a breve, ad ogni famiglia verrà donata una pubblicazione per ricordarli tutti». Lo ha detto il sindaco Fabio Albieri a conclusione della cerimonia per la commemorazione dei caduti di tutte le guerre e la Festa dell’unita nazionale e Giornata delle forze armate quest’anno coordinata da Giovanni Piredda, neo presidente della storica sezione della Associazione nazionale combattenti e reduci, che in collaborazione con il Comune di Calangianus ha organizzato la cerimonia. Alle ore 17,45 raduno dei soci e delle autorità nella sede sociale, poi la partecipazione alle ore 18 alla celebrazione della messa in Santa Giusta celebrata da don Umberto Deriu e poi corteo, aperto dalla banda musicale, sino al monumento ai caduti ai cui piedi è stata deposta una corona con l’esecuzione dell’Inno alla bandiera.

Don Deriu ha precisato che «non si benedice una corona ma il sacrificio di coloro che hanno dato la vita e raggiunto la vera vita». Ha auspicato che in futuro ci sia una maggior presenza della comunità. Il presidente Piredda, commosso, ha ringraziato chi lo affianca nella sezione dell’Ancr mentre il sindaco ha ricordato l’infaticabile socio Angelino Dipellegrini scomparso alcuni mesi fa, il cui padre era un reduce del Carso. (p.z.)