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Green pass sui traghetti. Giagoni ed Ennas: non siamo su un bus

Green pass sui traghetti. Giagoni ed Ennas: non siamo su un bus

LA MADDALENA. «Cerchiamo una soluzione per le isole minori». Non si placano le polemiche sull’uso obbligatorio del green pass per il traghetto di linea La Maddalena-Palau a partire dal 6 dicembre....

02 dicembre 2021
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LA MADDALENA. «Cerchiamo una soluzione per le isole minori». Non si placano le polemiche sull’uso obbligatorio del green pass per il traghetto di linea La Maddalena-Palau a partire dal 6 dicembre. Dopo l’invito alla collaborazione e al buon senso da parte del primo cittadino maddalenino Fabio Lai, intervengono il capogruppo Lega Dario Giagoni e il segretario della Commissione mobilità Michele Ennas, che con una nota ufficiale hanno chiesto l’intervento del presidente Solinas alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

«Le disposizioni del decreto equiparano il trasporto marittimo ai trasporti su gomma o rotaia – scrivono gli onorevoli quota Lega – Penalizzando di fatto la mobilità dei passeggeri che quotidianamente utilizzano il traghetto come unico mezzo di collegamento tra le isole minori e la Sardegna per i più svariati motivi: lavoro, scuola, sanità, talvolta con l’obbligo e la necessità di effettuare terapie salvavita, come ad esempio le dialisi o le cure per i pazienti oncologici».

La soluzione proposta da Giagoni e Ennas potrebbe essere un’applicazione parziale: «I passeggeri con auto al seguito potrebbero sostare all’interno dei propri automezzi, senza scendere dagli stessi, per l’intera durata della traversata, che non supera la mezz’ora complessiva».

Si rivolge al presidente Solinas anche Francesco Vittiello, cittadino maddalenino che con una dichiarazione ufficiale chiede la revoca o almeno una deroga: «A nome di tanti cittadini, non colpevoli di nessun reato, chiedo che venga quantomeno prevista una deroga verso questa misura così punitiva. I traghetti vengono equiparati ad autobus, tram o aerei pur avendo una situazione logistica completamente diversa essendo il 90% delle aree destinate ai passeggeri all’aperto». (c.i.)



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