La Nuova Sardegna

Olbia

«Rinaggiu, maggioranza colpevole»

di Giuseppe Pulina
«Rinaggiu, maggioranza colpevole»

L’attacco delle opposizioni di Tempio in Consiglio. Pesanti accuse anche per l’emergenza sanità

02 dicembre 2021
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TEMPIO. È stato un Consiglio di quasi quattro ore quello che ha chiuso per l’amministrazione comunale un intenso e travagliato novembre. Intenso per le tante cose da fare, comprese le partecipazioni a convegni e forum, e travagliato per gli sviluppi, fuori e dentro il palazzo, che sta assumendo il caso Rinaggiu. E proprio su questo le minoranze hanno concentrato gran parte dei loro rilievi critici, mossi all’indirizzo di sindaco e giunta nella seduta consiliare di martedì scorso. Ci hanno dato dentro con una raffica di interrogazioni e richieste di chiarimenti. «Noi di Tempio cambia – dichiara il capogruppo Nicola Comerci – abbiamo ribadito la responsabilità della maggioranza riguardo alla gestione di Rinaggiu. Siamo stati sin dal principio consapevoli delle difficoltà di procedere alla vendita del compendio e salvaguardare nello stesso tempo l’interesse pubblico, suggerendo piuttosto una forma di partenariato». Riferendosi poi ad alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco, Comerci ha voluto contestarne i contenuti, evidenziando quelle che ritiene essere le lacune della maggioranza ogni volta che si sposta dall’ordinaria amministrazione. Marina Tamponi ha richiamato l’attenzione sul futuro del progetto della Pischinaccia dopo l’ipotizzato ritiro della società Piccoli e grandi eventi, chiedendo anche chiarimenti sulla situazione del Tenda e della viabilità cittadina. Al centro degli interventi delle minoranze anche la questione sanità, toccata da Nicola Tondini e Alessandro Cordella, che hanno presentato due diverse interrogazioni sulle iniziative da prendere in difesa della sanità territoriale. «Qual è – ha chiesto Cordella – l'obiettivo che ci si pone per l'inquadramento futuro del presidio ospedaliero? Quali la tattica e le strategie politiche? L'immobilità fin qui profusa dalla giunta, il silenzio che è calato sulla vertenza ci rendono un bersaglio perfetto per il declassamento che la Regione ha in mente». Da Comerci è partita la proposta di un incontro a Tempio con il governatore Solinas e i vertici della Sanità. Sferzanti sono stati anche gli interventi di Alessandra Amic. «L'esito della gara per la vendita di Rinaggiu non mi sorprende, perché sono anni che ripeto che le modalità della vendita del compendio, oltre che inopportune e contrarie all'interesse pubblico, risultano illegittime, poco trasparenti e antieconomiche». Amic definisce arrogante la condotta del sindaco nella gestione del caso Rinaggiu. «Arrogante perché ha cercato di far ricadere la responsabilità dell’insuccesso della mancata vendita sulle minoranze, quando bene avrebbe fatto ad ammettere le proprie colpe e incapacità a gestire l'operazione. Poiché l’arroganza non ha limiti, non sono più disposta a subire gli improperi del sindaco né a essere messa a tacere quando, in qualità di consigliere, ho tutto il diritto di parlare».

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