La Nuova Sardegna

Olbia

«Vietato avere un infarto durante le ore notturne»

«Vietato avere un infarto durante le ore notturne»

Specialisti insufficienti. Ridotto il servizio di emodinamica all’ospedale di Olbia L’Associazione Dirigenti medici: «Criticità gravissima, si deve intervenire subito»

02 dicembre 2021
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OLBIA. «Vietato avere un infarto dalle 20 alle 8 del mattino. E se dovesse accadere, il paziente dovrà essere trasferito a Sassari o Nuoro». Era già accaduto più volte, negli anni, e ora l’emergenza si ripete. Da ieri il servizio di emodinamica del reparto di terapia intensiva coronarica del Giovanni Paolo II, funziona solo di giorno. Il motivo? Non ci sono specialisti sufficienti per garantire la copertura notturna.

La grave criticità è stata sollevata dall’Associazione Dirigenti Medici (Anaao Assomed) dopo la decisione (obbligata) assunta dal primario della Cardiologia Rosanna Pes di interrompere il servizio durante la notte.

Ma sino a quando? «La data è da destinarsi. Tale chiusura - scrivono in una lettera Maria Elisabetta Piu, segretaria Regionale Anaao Assomed e Luigi Curreli, segretario Aziendale Ats Sardegna Anaao Assomed - risulta appunto essere la conseguenza di una annunciata riduzione del numero di specialisti sia nell'anno in corso che nel prossimo futuro senza che ci sia stata un'adeguata programmazione e sostituzione delle unità che mancano». Un medico, in realtà, è già andato in pensione e altri due concluderanno presto la loro carriera. E sino a quando non arriveranno rinforzi (dalle domande di mobilità o dai concorsi) è difficile che il servizio di Emodinamica possa riprendere a funzionare 24 ore su 24.

«Come Anaao Assomed - continuano gli autori della protesta - esprimiamo forte preoccupazione per la situazione nella quale verserà l'intero territorio gallurese nei prossimi mesi. In assenza dell'apertura nelle ore notturne dell’emodinamica di Olbia i pazienti colpiti da infarto miocardico acuto dovranno infatti essere trasferiti presso altri centri del Nord e Centro Sardegna con inevitabili ritardi nei tempi utili alla cura di questa grave patologia cardiaca, per definizione tempo-dipendente. Si sottolinea infatti la difficoltà nel trasporto notturno verso queste città per l'assenza di elisuperficie in loco con impossibilità dell'utilizzo dell'elitrasposto nelle ore notturne e la conseguente necessità di ricorrere al trasporto su gomme. Si segnala inoltre la già delicata situazione nella quale versa il servizio di emodinamica dell'ospedale San Francesco di Nuoro, con organico ridotto all'osso che non potrebbe farsi carico anche dei pazienti galluresi. Sollecitiamo quindi tutti gli organismi interessati a valutare con attenzione questa emergenza e trovare in tempi brevi le più opportune soluzioni al problema». (s.p.)



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