La Nuova Sardegna

ARZACHENA. Nel 2019 la Orso diving di Poltu Quadu e l’Orca dive club di Santa Teresa erano finite nel mirino dei controlli della sezione operativa navale della guardia di finanza che aveva sequestrato il gasolio e denunciato i due diving galluresi. L’accusa nei confronti delle due società, ora sottoposte a procedimento penale, è di aver impiegato, tra il 2016 e il 2019, nelle imbarcazioni utilizzate per supporto alle immersioni, gasolio esente da accise senza averne diritto, in quanto – così sostiene la procura – con l’entrata in vigore del decreto ministeriale 225 del 15 dicembre 2015 per poter usufruire di quel beneficio fiscale, l’imbarcazione doveva essere destinata alla esclusiva attività di noleggio.

In seguito al ricorso dell’avvocato Roberta Mela che assiste le due attività insieme all’avvocato Pierfranco Tirotto, l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha annullato in autotutela l’avviso di pagamento delle sanzioni per l’utilizzo di gasolio sif contro le due società. Nel ricorso si evidenziava che l’utilizzo di carburante esente da accise è consentito dal Testo Unico delle Accise, trattandosi di navigazione a fini commerciali. A stabilirlo c’è il recente pronunciamento della Corte di Giustizia europea, ma sulla questione si era già espressa anche la Cassazione.

I difensori della Orso Diving hanno quindi chiesto al tribunale di Tempio l’archiviazione producendo una memoria corredata dalle pronunce del Garante del contribuente e dalle sentenze della Cassazione e della Corte di Giustizia, mentre per la Orca dive club di Santa Teresa si è tenuta nei giorni scorsi una prima udienza davanti al gup Caterina Interlandi. Lo stesso pubblico ministero, Mauro Lavra, concordando con la difesa, ha già chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. (t.s.)